Qualora dall’attività della Corte dei Conti emergano comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, la violazione degli obiettivi di finanza pubblica, squilibri di bilancio in grado di provocare il dissesto di un ente locale quale, ad esempio, la Regione, o l’uso distorto del denaro pubblico, oltre alle misure correttive necessarie per il conseguimento dell’equilibrio finanziario la Corte ha anche la facoltà di critica e di richiamo delle scelte operate dagli enti sottoposti al proprio controllo. Nel caso in cui le suddette misure vengano disattese, la norma prevede una procedura che, accertato l’inadempimento, dovrà trasmettere gli atti al Prefetto, ai fini della deliberazione dello stato di dissesto e della procedura per lo scioglimento del Consiglio dell’ente locale. In questa nuova e più ampia prospettiva, di recente attuazione, in cui i principi finanziari e di efficienza amministrativa vengono ad assumere ancor maggiore portata, anche il sistema dei controlli, ed in particolare di quelli esterni e di garanzia, è dunque chiamato a svolgere una funzione più articolata, ma unitariamente intesa a quei valori fondamentali che l’ordinamento complessivamente tutela. Il riconoscimento di funzioni più incisive – tra le quali anche quelle di critica e di richiamo – nell’ambito dei meccanismi sanzionatori e premiali può quindi rendere più energico il ruolo della Corte nel sistema di coordinamento della finanza pubblica. In una forma di Stato che valorizza le autonomie locali con il riconoscimento di ampie prerogative a livello costituzionale, si impone la necessità di un sistema di garanzia che ne assicuri l’equo ed equilibrato funzionamento: un sistema che, da una parte, sia premiale dei comportamenti virtuosi ed efficienti nella gestione finanziaria ed economica e nell’esercizio della potestà tributaria, e, dall’altra, introduca critiche, richiami e meccanismi sanzionatori per gli enti che non rispettano gli equilibri economico-finanziari e l’uso corretto del denaro pubblico. In conclusione, la ultime riforme in materia di contabilità pubblica sono certamente destinate a rafforzare il ruolo e le prerogative della Corte dei Conti quale istituzione ausiliaria dello Stato-Comunità, garante imparziale, in via terza ed equidistante dalle diverse componenti della Repubblica, del corretto e proficuo utilizzo delle risorse pubbliche in funzione dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa. In tal contesto ritengo che la relazione del Presidente della Corte dei Conti del Molise per l’anno 2014 rientri pienamente nei parametri delle sue funzioni e dei suoi poteri.
(Vincenzo Musacchio – Presidente Co.Re.A. Molise)
Musacchio:Il ruolo della Corte dei Conti e la relazione del Presidente Sciascia in Molise
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