È morto oggi a 91 anni Marcellino Iasenzaniro, l’ultimo dei frati che ha deposto come testimone davanti al Tribunale ecclesiastico diocesano nella Causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Pio. Lo rende noto Stefano Campanella, responsabile dell’emittente Tele Radio Padre Pio.
Nato il 13 giugno 1930 a Casacalenda (Campobasso), frate Marcellino era ancora uno studente di Teologia quando conobbe Padre Pio nel 1952. Fu inviato a San Giovanni Rotondo per la gestione della corrispondenza in lingua italiana e vi rimase per due mesi. Vi tornò nel 1955 e, infine, dal 26 aprile al 26 settembre 1965 come addetto alle lettere in lingua inglese e come assistente personale.
Era entrato in convento a 16 anni, legandosi temporaneamente all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini il 16 settembre 1947.
Dopo l’ordinazione sacerdotale il 21 febbraio 1954, conseguì a Roma la licenza in Teologia e, successivamente andò a Milano, laureandosi in Lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La continua frequentazione con Padre Pio generò nel cappuccino di Casacalenda un sentimento di ammirazione, che lo indusse ad annotare in un diario le esperienze più significative vissute con lui e i racconti ascoltati direttamente dalla sua voce, come il seguente, che dimostra come il futuro Santo manifestasse l’affetto che nutriva per i suoi devoti, anzitutto sollecitandone con ogni mezzo la conversione. Dai suoi ricordi, annotati su un diario, sono nati quattro libri: “Il Padre” (in tre volumi), “Padre Pio. Profilo di un Santo” (in due volumi), “Padre Pio parla della Madonna” e “La Madonna nella vita di Padre Pio”.