“I crediti in sofferenza ceduti alla bad bank – dice Paolo Fiorio, responsabile dell’Osservatorio Credito e Risparmio MC – sono stati svalutati al 18% del loro valore nominale quando di regola consentono recuperi all’incirca del 40%. Una contenuta rivalutazione, anche solo di circa il 5% dei crediti in sofferenza ceduti alla bad bank, potrebbe consentire di reperire tutte le risorse necessarie (oltre 400 milioni di euro) per rimborsare adeguatamente tutti gli investitori privati che abbiano acquisito le obbligazioni subordinate. L’attuale sottovalutazione consentirà, invece, ampi margini agli intermediari specializzati nel recupero del credito o nell’acquisto dei crediti deteriorati a danno di tutti gli investitori, della fiducia nel sistema bancario e delle casse pubbliche”.
“In attesa che il Governo metta realmente giù le carte – afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – e dagli annunci nei media passi alla condivisione di un documento legislativo che permetta a tutti gli interessati di sapere davvero in cosa consiste questa proposta, riteniamo comunque indispensabile che sia espressamente prevista la possibilità di ottenere un rimborso integrale in tutte le situazioni nelle quali la banca ha operato in conflitto di interessi vendendo propri prodotti”. “Occorre che sia in ogni caso garantito -afferma Filippo Poleggi Presidente del Movimento Consumatori Molise – il diritto di ogni investitore ad agire in giudizio per ottenere l’integrale risarcimento del danno nei confronti delle nuove banche e che le associazioni dei consumatori siano coinvolte nell’individuazione dei criteri specifici di accesso al fondo e nell’assistenza degli investitori”.