Da anni la zona è simbolo di degrado, ora è addirittura a rischio perenne di incendio. Mentre la politica sonnecchia sotto l’ombrellone, si è mossa la Prefettura di Campobasso, tuttavia spetta proprio all’ente regionale, all’Arsiam e al Comune risolvere il problema. Campomarino lido è una delle poche località balneari della nostra regione, punto di arrivo in estate di migliaia di villeggianti che scelgono di fare le proprie vacanze in Molise. Tranne rare eccezioni, le amministrazioni non hanno mai puntato sulle peculiarità delle località turistiche in maniera lungimirante, per questo la nostra piccola regione continua a vivere situazioni di degrado e abbandono che dimostrano una scarsa capacità nel comprendere che il turismo deve essere uno dei (pochi) settori su cui investire per risanare una economia allo sbando. Soprattutto in estate, l’unico periodo in cui i turisti ti piovono dall’alto.
Grave esempio di questo disastro gestionale è la pineta di Campomarino, a ridosso di spiaggia e lidi e nelle immediate vicinanze di tante abitazioni. Da anni la pineta è devastata da sporcizia di ogni genere, da erba straripante, ma in estate è anche rifugio per senzatetto e area di campeggio abusivo. Ad oggi, però, la zona vive una situazione di massimo degrado, inoltre è altissimo il rischio di incendio per via del materiale infiammabile.
Le segnalazioni dei residenti e delle associazioni dei balneatori sono all’ordine del giorno ma a quanto pare né la polizia municipale né la forestale si sono dimostrate reattive. Fortunatamente due giorni fa, non appena appresi i problemi rilevati dalle associazioni dei balneatori, solo per volontà del questore di Campobasso, si è riunito in Prefettura il Comitato per l’ordine della sicurezza pubblica per discutere delle problematiche che affliggono tutta la costiera molisana e poi il Questore Pagano ha prontamente convocato nella sede di via Tiberio un Tavolo tecnico operativo al quale hanno partecipato anche le associazioni di categoria balneatori della costa e le rappresentanze istituzionali per illustrare loro tecnicamente i servizi che saranno attuati.
Ma la politica che fa e che cosa ha fatto per risolvere la questione?
L‘area della pineta appartiene al demanio marittimo; per legge quindi è competenza della Regione preservare e valorizzare le potenzialità e l’integrità dei beni pubblici appartenenti al demanio marittimo. Tra le diverse funzioni spettanti alla Regione, ai sensi della Legge Regionale n° 5 del 5 maggio 2006, vi sono quelle di programmazione, pianificazione ed indirizzo generale del demanio marittimo; monitoraggio, vigilanza e controllo in ordine alle funzioni amministrative attribuite ai Comuni.
Spetterebbe alla politica pertanto risolvere definitivamente l’urgente problema.
Anche se due recenti atti dirigenziali hanno dimostrato l’intento di preservare la zona concedendo due finanziamenti, nei fatti ad oggi nessun intervento è stato ancora iniziato e degrado e rischio incendio peggiorano a vista d’occhio.
Si tratta di due concessioni di finanziamento, 30mila euro circa all’Arsiam e 120mila euro al Comune di Campomarino per, rispettivamente, il miglioramento e potenziamento del patrimonio boschivo e interventi colturali finalizzati alla prevenzione degli incendi boschivi (det. drg n.19 del 02-04-2015) e recupero e valorizzazione di una parte dell’area pineta ente attuatore comune di Campomarino (det. dir.gen. n.517 del 14-10-2015).
Se questi sono i progetti di riqualificazione il MoVimento 5 Stelle chiede allora all’amministrazione regionale, all’Arsiam e al Sindaco di Campomarino di dare avvio immediato e carattere di urgenza ai lavori e scongiurare ogni eventuale rischio di incendio.
Movimento 5 Stelle: Abbandono e degrado alla pineta di Campomarino
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