Il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto il ricorso attraverso il quale, i consiglieri Nicolino D’Ascanio e Valentina Bozzelli (consiglieri di minoranza al Comune di Montenero di Bisaccia) avevano chiesto la sospensione dell’efficacia della delibera di Consiglio comunale n. 10 del 18 marzo 2016, con successivo annullamento.
La delibera citata, con la quale è stato modificato il Regolamento del Consiglio comunale in merito all’adozione del criterio di arrotondamento per eccesso nel caso in cui il calcolo del quinto dei consiglieri dia il risultato in termini decimali, era stata oggetto di violente critiche nei confronti della maggioranza consiliare, accusata addirittura dai due consiglieri, sia in Assise civica che attraverso articoli giornalistici, di comportamento antidemocratico!
Ebbene, in virtù di un principio di trasparenza assolutamente necessario in casi come questi, informiamo che l’Ordinanza del Tar che ha dato torto a D’Ascanio e Bozzelli recita testualmente: “Il ricorso non pare assistito dal necessario fumus di fondatezza, in quanto l’interpretazione delle disposizioni, come l’art. 39 co. 2 del Tuel, che regolano il funzionamento del Consiglio comunale e i presupposti per la sua convocazione, sembrano effettivamente rientrare nell’ambito delle competenze demandate al Consiglio comunale, il quale, secondo autorevole giurisprudenza amministrativa, LEGITTIMAMENTE PUÒ FISSARE CON PROPRIO REGOLAMENTO LE REGOLE SUI CRITERI DI ARROTONDAMENTO (cfr. Cons. di Stato, sez. V, 5 settembre 2012, n. 4694); RITENUTO pertanto, CHE con il regolamento impugnato IL CONSIGLIO COMUNALE ABBIA ESERCITATO UNA PREROGATIVA AD ESSO EFFETTIVAMENTE SPETTANTE, IN MODO PERALTRO NON INCOERENTE; …. il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise (Sezione Prima) RESPINGE l’istanza cautelare”.
Il sindaco Nicola Travaglini ha commentato lapidariamente il pronunciamento del Tar Molise affermando: “L’ennesimo buco nell’acqua di D’Ascanio e Bozzelli, i quali continuano ad agitarsi su qualunque argomento, mistificando la realtà senza fondare il proprio dissenso su questioni legittime e concrete. Quando, però, si accusano gli amministratori di non essere democratici o, addirittura, di calpestare i diritti delle minoranze, interviene la Giustizia, che restituisce la ragione piena sul nostro operato. Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, la critica costruttiva è sempre utile; peccato che c’è ancora chi si ostina a voler demolire l’immagine di chi lavora onestamente e correttamente attraverso argomentazioni senza alcun fondamento giuridico o, quantomeno, aventi almeno una parvenza di fondatezza.
Questa è solo una della tante debacle in termini di credibilità dei due consiglieri di minoranza, ma immagino che non sarà di certo l’ultima, dato che tra una conferenza stampa e l’altra, D’Ascanio e Bozzelli dimenticano di aver preso numerose lezioni di legalità da chi, della legalità e del diritto, ne ha fatta una ragione di vita”.
Montenero, legittima la modifica del regolamento comunale. Il tar respinge il ricorso di D’Ascanio e Bozzelli
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