Riceviamo e pubblichiamo
Non sapremmo dire se è più grave IL RIFIUTO di Murazzo (presidente del consiglio comunale) di dedicare una seduta di Consiglio, come hanno fatto tante altre Amministrazioni comunali, per gli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 Agosto scorso, oppure le affermazioni di Travaglini (sindaco) che ha definito la nostra richiesta come una “COMPARSATA” e lo stesso consiglio comunale come un “PALCOSCENICO”. Nessuna meraviglia se a pensarla così sono le stesse persone che hanno manomesso le Regole statutarie pur di imbavagliare il Consiglio.
Sappiamo, invece, che c’è da rabbrividire non solo per il senso del disprezzo che le affermazioni di costoro, nella loro specifica funzione, trasmettono verso l’Assemblea Consiliare che, ricordiamo, È ORGANO ELETTO DIRETTAMENTE DAI CITTADINI (al pari del sindaco), ma anche per l’impedimento dell’esercizio della SOLIDARIETÀ che l’intero consesso civico avrebbe voluto, nel suo pieno diritto, esprimere e deliberare in quei momenti drammatici verso le popolazioni duramente colpite. È chiaro che noi ci riferiamo alla SOLIDARIETÀ COME PRINCIPIO SOCIALE E COME VIRTÙ MORALE insita nelle relazioni umane identica a quella che cerchiamo di prestare, con tutti i limiti e non da oggi, a cominciare dalle nostre case e nei nostri comportamenti quotidiani. Viceversa sulla solidarietà cui è abituato Travaglini non sapremmo scommettere dal momento che vedendolo all’opera egli spesso la confonde con il tornaconto politico che, specie negli ultimi tempi, rincorre sempre più per realizzare le sue velleitarie aspettative regionali. Certo, nella totale autoreferenzialità, riempendo i vuoti amministrativi con l’apparire, mercificando tutto e tutti.
Persino i lutti collettivi e le disgrazie personali. In tutti i modi riteniamo che le ragioni della mancata convocazione del Consiglio Comunale siano da ricercare anche nel tentativo di Travaglini e Murazzo di nascondere “la polvere sotto il tappeto”. Ci riferiamo alla grave condizione di rischio sismico in cui versano gli edifici pubblici comunali ed in particolare alla scuola di Piazza della Libertà. Noi la questione continuiamo a considerarla seria, inderogabile e urgente da risolvere.
Tant’è che famiglie interessate e larga parte della cittadinanza che vivono da tempo questa problematica in modo preoccupante, oggi, anche per l’impatto mediatico causato dal clamoroso e colposo(?) crollo della scuola di Amatrice, minacciano di disertare la imminente ripresa scolastica se non vi saranno fatti concreti.
Come gruppo consiliare, sia chiaro a tutti, da questo problema non intendiamo indietreggiare di un millimetro e ciò anche in ossequio alle parole usate nel Gennaio 2016 da Alberto Michelini, presidente del Centro nazionale terremoti dell’INGV, che ha allertato gli organi istituzionali competenti di Campania e Molise sul rischio di un grave evento sismico nell’area del Matese.
Queste le sue parole “Ad oggi la catena montuosa del Matese rappresenta la zona sismica più attiva, e di conseguenza più pericolosa, d’Italia. Proprio per questo bisogna puntare sulla prevenzione, urgono nuovi programmi di prevenzione e di messa in sicurezza degli edifici in primis ospedali e scuole”.
A futura memoria. Speriamo la più lontana possibile. Tanto i terremoti, si sa, non si possono evitare, ma si possono, appunto, prevenire solo con la SICUREZZA.
I CONSIGLIERI COMUNALI DI MONTENEROVINCE
Nicola D’Ascanio Valentina Bozzelli