Auguriamo agli studenti, grandi e piccoli, un anno ricco di passione, di interesse e voglia di ampliare il proprio bagaglio culturale, arricchire il loro sapere, innalzare la loro capacità di senso critico. Ai docenti e al personale, l’augurio di superare i limiti di una programmazione di sistema sempre più in ritardo rispetto alle necessarie innovazioni e, rispetto a questi limiti,di recuperare entusiasmo e slancio anche verso l’approfondimento e la ricerca.
A tutta la comunità la speranza che la scuola continui ad essere luogo per costruire una società giusta, libera, democratica e sicura a cominciare dagli edifici che la ospitano.
Gli edifici, infatti, rappresentano una delle tante note dolenti, di una Amministrazione come quella di Montenero di Bisaccia, inconcludente e dannosa. Tutte le scuole hanno bisogno di sicurezza antisismica, ma l’edificio delle Elementari di Piazza della Libertà ne ha molto più degli altri. Per cause strutturali che richiamano disastri passati e recenti, accaduti altrove. Eppure nulla è stato fatto e ancora meno si intende fare in questa direzione.
Nemmeno con il finanziamento di 290.000 € del D.M. N.906/2013 (Delibera CIPE 30 giugno 2014) che, per decisioni capotiche, è stato destinato prioritariamente per raccogliere l’acqua piovana, riparare i cornicioni e provvedere alla tinteggiatura.
Secondo un copione logoro, volto a privilegiare non le opere più necessarie, ma quelle che “più si vedono” con lo scopo di rincorrere un banale ritorno mediatico ed elettorale.
Peccato che queste opere, per quanto di ordinaria realizzazione, come succede al diavolo che fa le pentole e dimentica i coperchi, siano state anche oggetto di contestazione, mentre il problema della messa in sicurezza è rimasto irrisolto nella sua assoluta necessità e urgenza.
Altri finanziamenti sono ancora possibili, per adeguare sismicamente l’intera struttura, ma un Esecutivo così ostinato ad ostacolare questo adempimento non s’era mai visto.
Così come mai si è potuto comprendere per quale altro dannato motivo, mentre venivano rifiniti i cornicioni, non siano state abbattute le barriere architettoniche che impediscono ai diversamente abili di fruire pienamente di un “luogo sacro” che, come si affermava sopra, è tempio della formazione e del sapere.
Sarebbero bastati pochi soldi.
Si tratta di insensibilità politica e culturale rispetto ai diritti che la Costituzione riconosce anche ai cittadini più sfortunati?
E ALLORA BUON ANNO SCOLASTICO DAVVERO, MA CHE VERGOGNA!
Gruppo Consiliare MonteneroVince
Nicola D’Ascanio e Valentina Bozzelli