Continuano le difficoltà per le imprese molisane: è questo quello che emerge dal consueto monitoraggio trimestrale effettuato da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema informativo Excelsior. Tra gennaio e marzo 2015, il sistema produttivo locale intende assumere 820 persone; 990 sono, invece, le uscite previste. La differenza, negativa per 180 occupati, rappresenta, quindi, la previsione di posti di lavoro che andranno persi nei primi tre mesi dell’anno. Tale andamento è comune con la maggior parte delle regioni del Mezzogiorno, ad eccezione di Campania, Basilicata e Calabria dove i saldi sono positivi, anche se di alcune decine di unità, mentre, nel resto del Paese, e soprattutto nel Nord-Ovest, il mercato del lavoro mostra segni di ripresa. Apripista la Lombardia – Milano in modo particolare – che grazie all’Expo, presenta saldo attivo previsto di +9.300 posti di lavoro.
Ritornando alla situazione del Molise, e considerando le diverse tipologie contrattuali, il saldo occupazionale si dovrebbe attestare attorno a -310 unità per le assunzioni dirette programmate dalle imprese, a +40 unità per i contratti in somministrazione e a +30 unità per le collaborazioni occasionali e gli incarichi a professionisti con partita IVA. Anche per le collaborazioni a progetto il numero dei contratti attivati dovrebbe essere superiore a quello dei contratti in scadenza, con un saldo positivo di circa 70 unità. Bisogna tenere presente però, che le interviste relative al primo trimestre 2015 sono state svolte prima dell’approvazione della nuova legislazione sul mercato del lavoro, pertanto le imprese che hanno previsto questa tipologia di contratto dovranno probabilmente optare per altre modalità di inserimento.
Considerando sempre sia il lavoro dipendente che quello atipico, si prevedono saldi occupazionali negativi in entrambe le province della regione e pari a -60 unità in provincia di Isernia e -120 in quella di Campobasso. La maggior parte delle assunzioni dovrebbe essere effettuata da imprese che operano nei servizi, e in particolare nel comparto altri servizi; seguono le attività del commercio e quelle del turismo e della ristorazione. Nell’industria, il comparto che concentrerà una parte significativa delle assunzioni dovrebbe essere quello delle costruzioni. Più in dettaglio, le cinque professioni più richieste concentreranno il 56% delle assunzioni totali previste in Molise. Al primo posto figurano gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con 100 assunzioni previste che saranno in buona parte regolate da contratti “a termine”. Per queste professioni le imprese della regione, nel 56% dei casi, segnalano problemi di reperimento e in 8 casi su dieci richiedono una precedente esperienza lavorativa nel settore o nella professione.
Seguono poi il personale di segreteria e per servizi generali, il personale legato al turismo e ristorazione (cuochi, camerieri e figure simili) e i commessi a altro personale qualificato nelle attività commerciali: per tutte queste professioni una esperienza sarà richiesta ad oltre l’80% dei candidati senza però causare particolari problemi di reperimento. Infine le imprese molisane prevedono difficoltà di reperimento superiori alla media anche per gli operai metalmeccanici ed elettromeccanici: in questo caso le difficoltà interesseranno il 35% delle figure ricercate; la richiesta di una esperienza lavorativa specifica sarà frequente e interesserà il 66% dei candidati. Quanto ai giovani, nel I trimestre del 2015, la quota di assunzioni rivolta a loro sarà intorno al 24% del totale, in aumento di 5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda il genere, tenendo conto delle assunzioni per cui le imprese considerano uomini e donne ugualmente adatti a esercitare la professione e ripartendole in proporzione a quanto espressamente dichiarato, le “opportunità” per le donne in Molise risulteranno pari al 22% del totale, mentre erano il 14% nel trimestre precedente.
Monitoraggio Excelsior: Continuano le difficoltà per le imprese molisane
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