“Il Tribunale amministrativo del Molise ha respinto il ricorso promosso dal Codacons Molise, rappresentato e difeso dagli avvocati Massimo Romano, Margherita Zezza e Giuseppe Ruta, nei confronti di Momentive srl in merito all’ampliamento dello stabilimento chimico nel nucleo industriale di Termoli mirato alla produzione del Silano organo funzionale Nxt destinato agli pneumatici, poiché in grado di migliorarne le caratteristiche. È una sentenza, questa, che merita qualche riflessione.
Anche grazie a chi ha promosso questo ricorso avanzando lo spettro a orologeria di chissà quali disastrose ricadute ambientali dell’opera progettata, nonostante una puntuale documentazione che annullava timori in tal senso, il Molise ha perso un investimento di 35 milioni di euro per circa 50 nuovi posti di lavoro. Un investimento che di per sé, come tutti gli investimenti, avrebbe favorito lo sviluppo di questa regione, in termini occupazionali ed economici, anche e soprattutto nell’ottica allargata dell’indotto.
Momentive, pur avendo elementi che lasciavano presagire un esito giudiziario a suo favore, perché siamo stati noi a chiedere e ottenere garanzie blindate, ha deciso di portare altrove l’investimento immaginato per il Molise. Il fattore tempo, ci è stato detto, per un’azienda che è abituata a produrre è determinante. Del resto, perché un imprenditore dovrebbe investire in un territorio che non lo vuole? Ma è stato il Molise, sono stati i molisani, a giocarsi questa opportunità? Chi restituisce ai lavoratori potenzialmente interessati l’occasione che hanno perso?
All’istruttoria del progetto di ampliamento avevano partecipato, vagliandola in particolare sotto il profilo ambientale, tutte le strutture competenti dei vari enti interessanti, dalla Regione all’Arpam, passando per il Comune di Termoli, la Provincia di Campobasso e il Comando provinciale dei vigili del fuoco. Tutti noi, non abbiamo bisogno di censori, siamo attenti al nostro ambiente, la cui tutela però non passa per il no allo sviluppo. L’ambiente lo si tutela con i controlli a monte e in corso: non a caso, l’Arpam aveva predisposto una serie di raccomandazioni, recepite nel documento finale, con le quali prescriveva a Momentive un monitoraggio continuo nella fase di esercizio del nuovo impianto sul funzionamento dei sistemi di sicurezza e controllo dello stabilimento, al fine di consentire una vigilanza rigorosa sui livelli di emissioni.
I vizi sollevati sono stati ritenuti dai giudici amministrativi “privi di pregio”, nel frattempo ha cercato nuovi orizzonti l’azienda che aveva scelto il Molise per tutti i valori aggiunti del nostro territorio, a cominciare dalla capacità e dalla serietà delle professionalità locali per finire all’assenza di criminalità. Se questo patrimonio riusciamo a farlo disperdere ricorrendo ogni volta alle pseudocrociate di turno, poi non stracciamoci le vesti per il lavoro che non c’è. Lo sviluppo del Molise si costruisce con serietà.
Stante la sentenza, non possiamo che auspicare che Momentive prenda di nuovo in considerazione la possibilità di continuare a investire ancora una volta in Molise”.
Lo dichiarano il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e l’assessore all’ambiente, Vittorino Facciolla, in merito alla sentenza del Tar di Campobasso che ha respinto il ricorso promosso dal Codacons Molise contro il progetto di ampliamento presentato da Momentive performance materials specialties srl.