A distanza di qualche settimana dalla costituzione della Confederazione dei movimenti civici e dalla sottoscrizione del documento programmatico comune, il movimento MoliseNostro s’interroga sulla coesione dei movimenti civici e chiede il rispetto, da parte di tutti gli aderenti, degli obiettivi programmatici concordati.
Dall’ultima assemblea degli iscritti a MoliseNostro dello scorso 15 dicembre sono emerse riflessioni e indicazioni, sul percorso da seguire e su gli obiettivi da raggiungere. L’aggregazione – ha precisato l’assemblea – deve essere basata su principi imprescindibili e tra questi il più importante è dare voce al popolo e permettere alla collettività di essere parte attiva nelle decisioni da assumere. Ogni movimento dovrebbe raccogliere le istanze dei propri iscritti e riportarle alle assemblee confederative per discutere di programmi dettagliati, chiari, misurabili e realizzabili, dovrebbe proporre candidati al proprio interno che perseguano una causa comune e soprattutto non dovrebbe arrogarsi l’esclusività delle decisioni o addirittura l’esclusione di altri movimenti con i quali si è condiviso programmi, intenti e autentica volontà partecipativa.
E’ questo che contraddistingue, appunto, un movimento civico da un partito politico.
Non deve accadere che sotto l’egida di “movimenti civici” si insinuino singoli che, secondo vecchie logiche politiche, provino a riaccreditarsi per ottenere una candidatura nel governo regionale.
Non è più concepibile che si possano imporre dall’alto scelte senza che vi sia il gradimento e l’avallo del popolo e senza che quest’ultimo abbia potuto esprimersi preventivamente. Questo non significa che non possano e non debbano esserci momenti di confronto con le altre forze in campo, anzi il nostro modus operandi risiede proprio nel dibattito e nel confronto. Ma le scelte future su programmi, uomini e coalizioni non potranno prescindere dalla partecipazione popolare ed anzi, nel momento in cui si dovesse riscontrare un disallineamento rispetto alla volontà popolare, non vi sarà nessuna remora da parte di MoliseNostro a ritornare sui propri passi ed avviare un percorso alternativo.
Diversamente si determinerebbe il fallimento di qualsiasi sforzo innovativo e aumenterebbe la sfiducia dei cittadini per una politica che, per anni, ha trascurato i bisogni della società, assumendo invece decisioni autoreferenziali, svincolate dal bene comune.
È probabilmente l’ultima occasione per tentare di invertire la rotta del declino di una regione ormai allo stremo, dando l’opportunità ai cittadini di riconoscere nei movimenti civici la reale alternativa alla politica.
Non sprechiamola.
MoliseNostro “stop all’individualismo, più condivisione nelle scelte”
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