Riscoprire i tesori nascosti di ieri per promuovere e lanciare il Molise di oggi. Il futuro nella valorizzazione dell’antichità: è nel segno della tutela del patrimonio archeologico, armonizzata e integrata al paesaggio, l’intesa siglata tra Regione, Università e Direzione dei beni culturali per il progetto “Molise tra storia e paesaggio”. Stamani nella sala giunta di Palazzo Vitale la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa interistituzionale, a regia regionale, con il rettore dell’ateneo molisano, Gianmaria Palmieri, il soprintendente per i beni architettonici del Molise, Carlo Birrozzi, e il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura.
Master, cantieri e promozione attraverso nove borse di studio per 16 posti disponibili, destinati a giovani figure professionali individuabili tra archeologi, architetti e ingegneri, pianificatori e conservatori, esperti di didattica e di marketing e comunicazione dei beni culturali: questo, il punto di partenza di un percorso formativo interdisciplinare che contempla nella cura del patrimonio esistente, dagli scavi nelle necropoli al recupero delle chiesette lungo i tratturi, non un limite ma un elemento di rilancio dell’intero Molise.
600 mila euro i fondi erogati dal Mibaac alla Regione in risposta alla partecipazione al bando pubblicato dalla società Arcus per conto del Ministero. “Le buone idee trovano ristoro”, il commento del governatore.
“Lavoriamo per una formazione di qualità integrata rispondente a quanto il nostro territorio ci offre. In questa maniera costruiamo, tutti insieme, occasioni vere di lavoro e crescita. Attraverso un metodo trasparente, di massima evidenza – ha sottolineato il presidente della Regione -, che offre pari opportunità di partenza a tutti coloro che hanno i requisiti per partecipare”.
“Oggi – così ancora Frattura –, offriamo l’esempio concreto dell’idea che coltiviamo sul ruolo che la Regione deve avere in tutte le iniziative messe in campo per un nuovo e più consapevole sviluppo sociale, economico e culturale”. La Regione, dunque, per il governatore, “ente di raccordo in grado di facilitare l’interlocuzione tra i soggetti che garantiscono qualità e eccellenza nelle iniziative promosse” e “realtà che accompagna il percorso di creazione delle opportunità utili, in questo caso specifico, a favorire conoscenza, consapevolezza e crescita”.
“La presenza, la condivisione e la collaborazione della Direzione regionale dei beni culturali del Molise e dell’Università – ha aggiunto il presidente –, danno ragione alla ferma volontà di costruire un rapporto stabile tra le nostre Istituzioni. Al progetto “Molise tra storia e paesaggio” accompagniamo una grande sfida: la possibilità di offrire in altri contesti un prodotto in grado di attrarre l’attenzione di chi non ci conosce. Lo facciamo in vista dell’Expo 2015, straordinaria occasione di promozione”.
Al percorso formativo che punta a favorire la più stretta collaborazione interdisciplinare tra archeologi, architetti, ingegneri e comunicatori, saranno affiancati undici seminari itineranti e aperti a tutti. Ai seminari, come al master di alta qualificazione universitaria, prenderanno parte esperti e professionalità di prestigio internazionale, “una partecipazione, questa, che ci aiuterà a colmare il vuoto tra chi vive archeologia e arte attorno a noi con distrazione e chi dà se stesso per la loro cura e la loro tutela”, l’auspicio corale in chiusura della conferenza stampa.