All’interno delle celebrazioni del Cinquatesimo della Regione Molise si è tenuta, presso l’Ex Gil a Campobasso, la tavola rotonda con a tema “Molise quale futuro”, con ospite d’onore il Ministro della Difesa Mario Mauro.I saluti di rito sono stati introdotti da Vincenzo Niro, presidente del Consiglio regionale, che ha decantato le bellezze paesaggistiche, culturale ed enogastronomiche della regione, inoltre Niro ha fatto un appello al Ministro perchè si ponga attenzione alle scuole militari, dei Carabinieri e della Polizia, presenti nel capoluogo e che sono a rischio chiusura. Niro ha anche sottolineato che non si possono fare paragoni tra regioni di diversa densità e conformazione.
La parola è passata all’Arcivescovo Bregantini, che dopo una battuta ” io sono trentino, e dopo l’Inno d’Italia canto l’inno trenitno, perchè il Molise non ne conia uno?”, ha sottilmente disquisito sulla situazione politica e sulla posizione dei politici in regione. Ha infatti chiesto che vengano tenute d’occhio le consulenze esterne, parlando di costi e risparmi, di dare maggiore importanza ai rappresentanti provinciali e comunali. Una battuta anche sulla situazione della sanità, grande cruccio molisano.
Quindi è stata la volta del Presidente Frattura che ha ricordato l’evento che ha caratterizzato la giornata, ossia l’intitolazione del Palazzo regionale a Carlo Vitale, la necessità di tornare ad essere vicini alla gente. Poi un accenno al fatto che il Molise continua a regalare un bene prezioso alle regioni vicine l’acqua, rimanendo poi in grosse difficoltà. Bispgne tornare a riapprorpiarsi dell’autonomia valorizzando anche le risorse del Molise. Ancora l’Università che è una realtà importante va riammodernata, va cioè scelta una politica che sia congrua con il territorio e con la domanda – offerta che può essere fatta in Molise.
La sede istituzionale di Bruxelles come casa dell’impresa sociale: a lanciare la candidatura, alla presenza del ministro della difesa Mario Mauro, proprio il governatore Frattura. “Ieri – ha ricostruito il presidente Frattura per i presenti al convegno –, abbiamo avuto modo di confrontarci con il vescovo di Campobasso, padre GianCarlo Bregantini, e l’imprenditore molisano, Enzo Manes, fondatore della Dynamo camp, sull’imprescindibile significato dell’impresa sociale nella logica di sviluppo da assicurare al territorio. Ci siamo accorti che validissimi strumenti di questo tipo sono trascurati nell’alveo delle opportunità comunitarie. Per questo siamo qui a rilanciare il ruolo della nostra Regione per l’impresa sociale”.“Convinti che l’impresa sociale con la sua forma giuridica possa segnare la differenza per la ripresa reale in termini lavoro di un territorio – ha proseguito il governatore –, candidiamo la nostra sede istituzionale di Bruxelles come casa dell’impresa sociale della prossima programmazione europea, così da dare contenuti importanti e concreti a un contenitore vuoto”.“È il modo che abbiamo per dare voce alle capacità che questa regione, seppure piccola e numericamente debole, ha di mettere in campo idee innovative che marchino la differenza, perché la ripresa – ha concluso il governatore Paolo di Laura Frattura – passa solo per la costruzione di opportunità vere di lavoro offerte a tutti”.
Veneziale è stato forse quello più critico ponendo l’accento sulla dramamtica situazione economica e di crisi delle aziende. manifestando preoccupazione per il livello sempre più in crescita dell’emigrazione, soprattutto giovanile, il Molise è il riflesso dell’Italia, se si salva la nostra penisola deve salvarsi anche la nostra regione. Nota critica anche per le regioni a Statuto Speciale, che oggi non ha più senso continuare a “coccolare” ai danni delle altre regioni.
Chiude l’incontro il Ministro Mario Mauro, che fa un discorso generalizzato all’Europa. ” Quello che doveva essere il progetto europeo di rilancio si è fermato, non ha portato il giovamento che doveva. E’ pur vero che molti stati hanno sbagliato ad approcciato il progetto, – una tirata d’orecchie alla Germani – che hanno peccato di personalismo dimenticando la mission del progetto, ossia l’allargamento alle regioni europee per un rilancio unitario”. Il Ministro ha poi confermato la situazione demografica italiana, uno stato sempre più ” vecchio” , dove la politica e le istituzioni devono creare i presuposti sociali ed economici per portare ad una rinascita. Le Istituzioni devono tornare ad essere il punto di riferimento dei cittadini, non devono essere padroni del territorio, adottando una politica di risparmio è necessario che siano il tramite per la ricrescita.
Il Ministro ha poi speso parole di elogio per l’accoglienza trovata in Molise, anche dopo aver visitato la mostra dedicata al maestro Marotta, guidato da Sandro Arco.