La politica non è spartizione per incolti, affamati di soldi e di potere, ma coinvolgimento e partecipazione, base solida per una vera e salutare democrazia. Ed è la democrazia la condizione prima di un progetto di cambiamento dell’economia,della società, della classe politica e dirigente di questo nostro Molise. La possibilità di una sua rinascita utilizzando i tanti e importanti valori e le preziose risorse proprie del suo territorio, in particolare la storia, la cultura, le tradizioni, la biodiversità, l’ambiente e i paesaggi che sono lo specchio di questo prezioso bene comune. A partire dalle aree interne, quelle più colpite da uno sviluppo impostato sullo spreco dissennato proprio dei valori e delle risorse, dove molti paesi rischiano, con il crescente abbandono, la chiusura.
Si parla di crescita, ma la crescita vera, drammatica è il dato di 19 milioni di italiani che sono a rischio di povertà. Cresce la disuguaglianza e, nel Molise, il sociale è nelle mani di una politica e di una burocrazia che portano solo ad aggravare la situazione di persone più bisognose dell’essenziale. Il territorio è continuamente maltrattato, con le aree interne a rischio di desertificazione e i paesi sempre più abbandonati; l’agricoltura vive la crisi pesante delle aziende coltivatrici e a rischio sono l’ambiente e il paesaggio, con scelte a dir poco dissennate. Sta qui la necessità e l’urgenza di una svolta radicale alla quale “Molise domani” , quale laboratorio culturale e, da sempre, centro di iniziativa e di battaglia politico e sociale, vuole contribuire. L’obbligo di una svolta radicale che vuole protagonisti il mondo cattolico, del lavoro, della società civile e delle associazioni che la sostengono, della cultura e delle professioni, per affermare la “qualità” e la “sostenibilità” di un nuovo tipo di sviluppo, che riporti al centro l’agricoltura e ridia spazio all’artigianato, al piccolo commercio, alla creatività, utilizzando la preziosità dell’acqua e il suo valore strategico oggi; pensando a dare una risposta pubblica e di qualità alla salute dei molisani e di quanti si vogliono ospitare con i tanti turismi possibili; incrementando gli scambi commerciali con i mercati, a partire da quelli vissuti dal milione di molisani che vivono nel mondo e consumano.
Una mattinata ricca di bella politica, quella che, con le idee e i programmi, fa sognare e, soprattutto, pensare che vale la pena costruire il domani. Appunto ” Molise Domani: un progetto di sviluppo sostenibile per il futuro del nostro territorio”, l’avvio di un ciclo di conferenze per coinvolgere e rendere partecipi e protagonisti, i molisani, noi tutti, in una fase in cui il Molise soffre e rischia con la politica delle chiacchiere e delle scelte che vanno contro il territorio e i suoi attori, i cittadini.
Promotore, con altre associazioni della società civile, dell’incontro che si è svolto, sabato16 dicembre, presso la sede Caritas di Termoli, La Fonte, il periodico dei terremotati o di resistenza umana, diretto da Don Antonio Di Lalla.
Relatori: Don Franco D’Onofrio, Direttore Caritas di Campobasso-Boiano; Don Alberto Conti, Direttore Scuola di Politica “Paolo Borsellino” Diocesi di Trivento; Dott. Gennaro Barone responsabile ISDE – Medici per l’Ambiente ; Prof.ssa Maria Antonietta Conti, già responsabile di Legambiente di Isernia.
A seguire un interessante dibattito, introdotto dall’On. Famiano Crucianelli, che ha visto protagonisti Tecla Boccardo, Segretaria generale UIL Molise e Sandro Del Fattore, Segretario generale CGIL Abruzzo e CGIL Molise.
Ad arricchire il confronto una serie di interventi de pubblico presente e le conclusioni dell’On. Crucianelli. (Pasquale Di Lena)
( nella foto : Sandro Del Fattore, Famiano Crucianelli, Tecla Boccardo e Maria Antonietta Conti)