*rubrica a cura di Geremia Mancini e Mariateresa Di Lallo
Il Molise è fatto da molisani, anche da quei molisani che sono emigrati, perchè costretti o per scelta, soprattutto a cavallo delle due Guerre mondiali, ma sempre con un pensiero rivolto alla loro terra, e che si sono distinti in vari settori nel mondo. Con questa rubrica vogliamo ricordarli ma anche ridare dignità ai nostri borghi, ai nostri talenti e nel contempo riaccendere l’attenzione su questo piccolo lembo di terra, non solo per storia, cultura e paesaggi ma anche dal punto di vista degli ingegni. Pultroppo il Molise come i molisani illustri, non sono presenti sui libri di storia, ma è giusto far conoscere ai molisani in primis, alle giovani generazioni, che i loro avi, si sono distinti nel mondo, con sacrifici, allontanandosi dai propri familiari, a volte non riuscendo a tornare nella loro terra d’origine. Di settimana in settimana racconteremo la storia di ognuno di loro, ricordando anche il paese di nascita molisano. Per questo abbiamo deciso di unire la storia dei “molisani” emigrati con la storia del paese di nascita.
Theodore Vincent Galassi nacque a Carovilli (IS) il 10 ottobre del 1877. Già quando aveva dodici anni il padre lo mandò ad apprendere l’arte di lavorare il marmo e la pietra. A quindi anni decise di tentare il “sogno americano”. Per quattro anni lavorò a Boston in una azienda che lavorava il marmo poi, dopo un periodo trascorso a San Francisco, decise di fissare la sua dimora a Providence nel Rhode Island dove Galassi costruì la sua fortuna. Fondò varie società di lavorazione ed importazione del marmo.
La “ Capitol Marble & Tile Company Inc.”, la “ Galassi Importing Co. Inc.”, la “Galassi Marple and Slate Co.” e la “Theodore V. Galassi”. Arrivò a realizzare lavori in importanti palazzi istituzionali, in chiese e residenze private di famosi personaggi.
Realizzò importanti monumenti e in particolare, donandolo alla città di Providence, realizzò il “ War Memorial Grotto of Our Lady” (costruito per onorare gli studenti di Providence che morti combattendo nella seconda guerra mondiale). Per questo monumento Theodore Vincent Galassi utilizzò il marmo di Carrara e fece lavorare il tutto da “scalpellini” fatti giungere dall’Italia.
Nelle sue aziende arrivarono a lavorare centinaia di operai (per la maggior parte di origini molisane ed abruzzesi). Fondò una scuola che preparasse alla lavorazione del marmo e della pietra. Sposò l’italo-americana Lucia Milanese ( 1893–1946 ) che gli diede due figli: Robert e Bianca Irma (1919-2012). Theodore Vincent Galassi morì, il 28 luglio del 1949, a Pawtucket nel Rhode Island. (Foto di copertina: Theodore Vincent Galassi)
Carovilli (IS): Nel corso dei secoli sono state molte le interpretazioni date al nome Carovilli. La più diffusa è quella fornita da alcuni storici locali secondo i quali la voce “Carovilli” ripeta semplicemente il nome del console Spurio Carvilio Massimo, cioè “Carvilius”, di cui parla lo storico latino Tito Livio nel libro X della sua opera Ab Urbe Condita.
Carovilli è stato sempre pertinente al Contado del Molise. Nel 1799 il paese fu compreso nel Dipartimento del Sangro e nel Cantone di Agnone (IS).
Monumenti e storia:
-La settecentesca chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta sorge nella piazza del paese. La costruzione della Chiesa è collocata all’incirca al secolo XV° anche se da alcuni recenti studi svolti dal parroco del paese sono emerse particolari attinenze con lo stile lombardo adoperato nel corso del secolo X°. All’interno è possibile ammirare pregevoli opere. Tra di cui risalente al 1500 una pregevole acqua santiera, ed ancora risalente al 1622 la splendida fonte battesimale con volti scolpiti del Duca di Pescolanciano D’Alessandro, ed ancora il busto ligneo di Santo Stefano del lupo, ed infine l’urna contenente delle reliquie oltre ad altre importanti opere realizzate da maestranze locali. All’interno vengono conservate le reliquie di S. Stefano del Lupo (benedettino vissuto intorno al 1100).
-La chiesa di San Nicola sul Colle, detta Chiesa “Ammond”, sede di suggestivi eventi teatrali e musicali durante la stagione estiva.
-La chiesa di San Domenico: situata al bivio per Miranda e Roccasicura è legata al fenomeno della transumanza, in quanto si erge proprio su di un tratturello di collegamento tra i tratturi principali Celano – Foggia e Castel di Sangro-Lucera. Storicamente non si hanno notizie sulla sua fondazione; nel sec. XVIII veniva utilizzata come lazzaretto per i malati di peste, in seguito vi vennero trasportati alcuni reperti lapidei provenienti dalla diruta chiesa di S. Pietro del Tasso, fondata da Benedettini provenienti dall’abbazia di Castel San Vincenzo. Attualmente si presenta aperta al pubblico solo in particolari occasioni, quali la festa della Tresca, l’antica trebbiatura del grano con animali ed una fiera dedicata al santo omonimo nella prima settimana di settembre.
Aree naturali:
L’Oasi Selva di Castiglione, con il suo bosco di cerri, e abeti bianchi e la sua fauna: cinghiale, daino, volpe, lupo, puzzola europea, donnola e molte altre specie di piccoli mammiferi; tra gli uccelli si segnala la presenza del nibbio. Sono presenti anche rettili, come la vipera comune, e anfibi.
( approfondimenti – Carovilli – Franco Valente )
*Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”
*Mariateresa Di Lallo – giornalista pubblicista, appassionata di storia, usi e costumi medioevali e ricercatrice di tradizioni popolari molisane