*rubrica a cura di Geremia Mancini e Mariateresa Di Lallo
Il Molise è fatto da molisani, anche da quei molisani che sono emigrati, perchè costretti o per scelta, soprattutto a cavallo delle due Guerre mondiali, ma sempre con un pensiero rivolto alla loro terra, e che si sono distinti in vari settori nel mondo. Con questa rubrica vogliamo ricordarli ma anche ridare dignità ai nostri borghi, ai nostri talenti e nel contempo riaccendere l’attenzione su questo piccolo lembo di terra, non solo per storia, cultura e paesaggi ma anche dal punto di vista degli ingegni. Pultroppo il Molise come i molisani illustri, non sono presenti sui libri di storia, ma è giusto far conoscere ai molisani in primis, alle giovani generazioni, che i loro avi, si sono distinti nel mondo, con sacrifici, allontanandosi dai propri familiari, a volte non riuscendo a tornare nella loro terra d’origine. Di settimana in settimana racconteremo la storia di ognuno di loro, ricordando anche il paese di nascita molisano. Per questo abbiamo deciso di unire la storia dei “molisani” emigrati con la storia del paese di nascita.
Luigi “Louis” Conti nacque, l’8 novembre del 1922, a Carovilli, provincia di Isernia, da Sabatino e Lucia Ricchiuti. Luigi, insieme a due fratelli più piccoli Giovanni “John” e Nicola “Nick”, dopo aver navigato, in terza classe, sulla nave “Roma”, giunse negli Stati Uniti il 15 agosto del 1938. Ad “Ellis Island” li registrarono rispettivamente con queste età: 15 anni Luigi, 13 anni Giovanni e solo 11 anni Nicola il più piccolo.
Ora la famiglia si era, finalmente, riunita. Infatti i genitori, assai probabilmente, avevano preferito emigrare, lasciando i ragazzi a Carovilli, in attesa di una maggiore sicurezza economica. La famiglia Conti si stabilì a Campbell, Contea di Mahoning, in Ohio. La storia di Luigi “Louis” merita, secondo noi, di essere raccontata perché consente di capire come l’America, in quegli anni, seppe offrire una opportunità a tutti.
Infatti solo qualche anno prima, dell’arrivo di Luigi, il Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt aveva istituito , inserendolo nel piano “New Deal” creato per combattere la povertà e la disoccupazione, il progetto denominato “Civilian Conservation Corps” (assistenza statale per i giovani statunitensi). A questo programma già nel 1939 poté aderire il giovane Luigi, oramai per tutti “Louis”, che fu impiegato principalmente nella lotta al depauperamento del patrimonio boschivo statunitense.
Questa formazione gli consentì di acquisire personalità, conoscenza della lingua e di inserirsi con sicurezza nella nuova realtà. Luigi “Louis” seppe abilmente cogliere questa grande opportunità. Nel marzo del 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, per conto della CBI fu inviato in India, Birmania, Cina e poi ancora in India.
Questo con il grado di Caporale. Si fece onore ottenendo numerosi riconoscimenti: “Good Conduct Medal”, “American Campaign Medal” (destinata a militari che aveva onorevolmente servito in teatro di guerra); “World War II Victory Medal” (Medaglia della Vittoria della II Guerra Mondiale); “Asiatic-Pacific Campaign Medal “(Medaglia per la campagna in Asia e nel Pacifico), “Bronze Battle Stars” e l’8 gennaio del 1946 lasciò la divisa ottenendo la “Honorable Discharge”. Subito dopo iniziò a lavorare con la grande azienda produttrice d’acciaio “Youngstown Sheet & Tube – Campbell Woks” in Ohio.
Lavorò con questa azienda fino alla sua chiusura. Ebbe due matrimoni ed adottò due ragazzi da una famiglia di Carovilli. E’ morto nel marzo del 2017.
Carovilli (IS): Nel corso dei secoli sono state molte le interpretazioni date al nome Carovilli. La più diffusa è quella fornita da alcuni storici locali secondo i quali la voce “Carovilli” ripeta semplicemente il nome del console Spurio Carvilio Massimo, cioè “Carvilius”, di cui parla lo storico latino Tito Livio nel libro X della sua opera Ab Urbe Condita.
Carovilli è stato sempre pertinente al Contado del Molise. Nel 1799 il paese fu compreso nel Dipartimento del Sangro e nel Cantone di Agnone (IS).
Monumenti e storia:
-La settecentesca chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta sorge nella piazza del paese. La costruzione della Chiesa è collocata all’incirca al secolo XV° anche se da alcuni recenti studi svolti dal parroco del paese sono emerse particolari attinenze con lo stile lombardo adoperato nel corso del secolo X°. All’interno è possibile ammirare pregevoli opere. Tra di cui risalente al 1500 una pregevole acqua santiera, ed ancora risalente al 1622 la splendida fonte battesimale con volti scolpiti del Duca di Pescolanciano D’Alessandro, ed ancora il busto ligneo di Santo Stefano del lupo, ed infine l’urna contenente delle reliquie oltre ad altre importanti opere realizzate da maestranze locali. All’interno vengono conservate le reliquie di S. Stefano del Lupo (benedettino vissuto intorno al 1100).
-La chiesa di San Nicola sul Colle, detta Chiesa “Ammond”, sede di suggestivi eventi teatrali e musicali durante la stagione estiva.
-La chiesa di San Domenico: situata al bivio per Miranda e Roccasicura è legata al fenomeno della transumanza, in quanto si erge proprio su di un tratturello di collegamento tra i tratturi principali Celano – Foggia e Castel di Sangro-Lucera. Storicamente non si hanno notizie sulla sua fondazione; nel sec. XVIII veniva utilizzata come lazzaretto per i malati di peste, in seguito vi vennero trasportati alcuni reperti lapidei provenienti dalla diruta chiesa di S. Pietro del Tasso, fondata da Benedettini provenienti dall’abbazia di Castel San Vincenzo. Attualmente si presenta aperta al pubblico solo in particolari occasioni, quali la festa della Tresca, l’antica trebbiatura del grano con animali ed una fiera dedicata al santo omonimo nella prima settimana di settembre.
Aree naturali:
L’Oasi Selva di Castiglione, con il suo bosco di cerri, e abeti bianchi e la sua fauna: cinghiale, daino, volpe, lupo, puzzola europea, donnola e molte altre specie di piccoli mammiferi; tra gli uccelli si segnala la presenza del nibbio. Sono presenti anche rettili, come la vipera comune, e anfibi.
( approfondimenti – Carovilli – Franco Valente )
*Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”
*Mariateresa Di Lallo – giornalista pubblicista, appassionata di storia, usi e costumi medioevali e ricercatrice di tradizioni popolari molisane