Molisani nel Mondo/ Elda Tanasso: la poetessa molisana che incantò gli americani. Il padre era nato a Portocannone

*rubrica a cura di Geremia Mancini e Mariateresa Di Lallo


Il Molise è fatto da molisani, anche da quei molisani che sono emigrati, perchè costretti o per scelta, soprattutto a cavallo delle due Guerre mondiali, ma sempre con un pensiero rivolto alla loro terra, e che si sono distinti in vari settori nel mondo. Con questa rubrica vogliamo ricordarli ma anche ridare dignità ai nostri borghi, ai nostri talenti e nel contempo riaccendere l’attenzione su questo piccolo lembo di terra, non solo per storia, cultura e paesaggi ma anche dal punto di vista degli ingegni. Pultroppo il Molise come i molisani illustri, non sono presenti sui libri di storia, ma è giusto far conoscere ai molisani in primis, alle giovani generazioni, che i loro avi, si sono distinti nel mondo, con sacrifici, allontanandosi dai propri familiari, a volte non riuscendo a tornare nella loro terra d’origine. Di settimana in settimana racconteremo la storia di ognuno di loro, ricordando anche il paese di nascita molisano. Per questo riproponiamo la rubrica Molisani nel Mondo, unendo la storia dei molisani che si sono distinti e allo stesso tempo facendo conoscere il liro paese d’origine.

Vincenzo Tanasso nacque, 21 ottobre del 1887, a Portocannone (CB) da Giovanni e Annamaria. Nel 1905 decise di emigrare per gli Stati Uniti d’America. Giunse ad “Ellis Island” a bordo della “Equita”. In America sposò Grazia Gaspari (il cui fratello fu proprietario della fabbrica di occhiali “J. Garspari & Co.” ) le cui origini erano molisano-abruzzesi. La coppia inizialmente andò a vivere nella cittadina di Harrison, contea di Westchester Country, New York. Ebbero sicuramente almeno due figlie: Elda e Gloria che studiarono presso la “Agnes Scott College”. La prima figlia, Elda, diverrà, dalla fine degli anni ’20 e per tutti gli anni ’50, una delle poetesse più amate d’America. Elda era nata il 23 ottobre del 1917 a New York. Studiò e conseguì la laurea presso la prestigiosa “Columbia University”.

Il suo libro di poesie “ The Dark Gaze” ottenne un successo clamoroso. Pubblicò le sue poesie sulle più importanti riviste del tempo: “Voices”, “Lyric”, “Columbia Poetry” e “New English Weekly”. Nel Nel 1946 arrivò l’ambito e meritato “Annual Awards, prestigioso riconoscimento, per una sua poesia, “The Creators”, con la motivazione: “ Poesia dolce, genuina e tranquillizzante. Piena di persuasive sfumature filosofiche”. Tra i tanti suoi lavori è giusto ricordare, oltre a “The Dark Gaze” (1944) e “The Creators” (1946), certamente “The Hunted Voice” (1937), “Sea at night” e “Spring-Piece”. Ha avuto l’onore di veder pubblicate le sue poesie accanto a nomi di prima grandezza. Tra questi Federico Garcia Lorca ( “Poetry” 1937) . Elda morì l’11 gennaio del 1997.

Portocannone (CB): È uno dei quattro paesi della provincia di Campobasso appartenenti alla minoranza etnica e linguistica albanese, insieme a Campomarino, Montecilfone e Ururi, che mantiene da secoli la lingua e la cultura arbëreshë che li contraddistingue. Il comune fa parte inoltre dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che mira a promuovere l’olio extravergine di oliva e i territori di produzione.Il paese di Portocannone esisteva già in epoca medievale. Nel 1137 era chiamata Portocandesium e successivamente, come risulta dai registri angioini del 1320, il suo nome fu mutato in Portocanduni.

Portocannone (CB)


Nel 1456 un violento terremoto rase al suolo il comune. Nello stesso periodo iniziarono le migrazioni albanesi. Fu ricostruita interamente dieci anni dopo da una colonia di esuli Arbëreshë, durante la prima emigrazione Albanese che ebbe luogo nel 1461, seguita da altre, quando re Ferdinando I d’Aragona, per vincere la fazione angioina contro cui era in guerra, ottenne l’aiuto delle milizie di Giorgio Castriota Skanderbeg, l’eroe nazionale albanese. Al luogo, che si trovava a poca distanza dal vecchio centro abitato dai Latini, (nei pressi dell’attuale cimitero) fu dato lo stesso nome del paese raso al suolo dal terremoto, Portocannone, e vi fu subito costruita la nuova chiesa in onore della Madonna di Costantinopoli. E in memoria di questo evento ogni anno, il lunedì successivo al giorno della Pentecoste, si svolge la gara della Carrese.


Arte, architettura e monumenti:

  • Chiesa santi Pietro e Paolo: E’ la Chiesa madre del Comune di Portocannone che, nel corso degli anni, è stata oggetto di due ampliamenti: il primo agli inizi del XVI secolo, il secondo è stato eseguito nel 1884. La Chiesa è stata poi restaurata nel 1970 grazie all’operosità profuso dal Parroco Matteo Paoletti. Alla sua semplicità nell’esterno, la Chiesa mostra una ricchezza delle decorazioni interne e dei colori di viva armonia. La struttura è a croce greca con una sola navata e tre altari, tra stile romanico e barocco . L’altare maggiore ospita un antico quadro di S. Maria di Costantinopoli mentre gli altri altari sono il S. Cuore di Gesù e Vergine di Costantinopoli (con statua annessa, S. Antonio di Padova. Un battistero ligneo (in quercia intagliata e dorata) e un prezioso organo a canne, lusingano l’interno. La Beata Vergine Maria di Costantinopoli è la protettrice di Portocannone. All’interno della chiesa infatti sono conservati sia il dipinto in olio su tela sia la statua in gesso della patrona.
Statua Madonna di Costantinopoli
  • Il palazzo Baronale costruito tra il 1735 ed il 1742 dal barone Carlo Diego Cinni, è attualmente di proprietà della famiglia Tanasso, che lo fece restaurare nel 1915. Il palazzo si presenta come una massiccia costruzione con muro a leggera scarpa e contrafforti rastremati negli angoli, ed è dotato di magazzini al piano terreno e di patio al centro. Il primo piano è quello abitato ed è costituito da numerose stanze con splendidi affreschi e mobili d’ epoca, mentre all’ ultimo piano si trova un portico aggettante e sul lato orientale un loggiato con prospiciente giardino.

  • La “Carrese”: La manifestazione più significativa è senz’altro la “Carrese”, una gara tra due carri, in onore della patrona del paese, la Beata Vergine Santissima di Costantinopoli. Tra il carro dei Giovani ed il carro dei Giovanotti vince chi riesce a varcare per primo il portale di Borgo Costantinopoli, davanti alla chiesa dei SS. Pietro e Paolo, dopo un percorso di circa tre km.
“La Carrese”
  • Gemellaggio: Nel 1995 Portocannone ha attuato un gemellaggio con la città di Kruje, importante centro dell’ Albania interna che dista soli venti km. da Tirana. Questo evento vuole proporsi come riscoperta dell’ antica Portocannone, un ritorno alle radici della storia della colonia albanese.

*Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”
*Mariateresa Di Lallo – giornalista pubblicista, appassionata di storia, usi e costumi medioevali e ricercatrice di tradizioni popolari molisane

Foto in primo piano: Una copertina della prestigiosa rivista “Poetry” dove viene presentata la poesia “The Hunted Voice” di Elda Tanasso. Appena sopra di lei è riportato il nominativo del grandissimo Federico Garcia Lorca.

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