Minoranza al Comune di Larino: progetti bocciati dalla Regione, altra occasione persa

In data 24 maggio 2024, presso la Sala Parlamentino della Giunta Regionale, sono stati sottoscritti, dal Presidente Francesco Roberti, dall’Assessore Salvatore Micone e dai rispettivi sindaci, i decreti di concessione relativi alla Misura 4.3 “Investimenti in immobilizzazioni materiali – Sottomisura 4.3, sostegno a investimenti nell’infrastruttura necessaria allo sviluppo, all’ammodernamento e all’adeguamento
dell’agricoltura e della silvicoltura” PSR Molise 2014/2020.

Una misura che prevedeva lo stanziamento di € 130.000,00, a fondo perduto, per la realizzazione e/o manutenzione straordinaria di infrastrutture a servizio delle aziende agricole, quali ad esempio, le strade.

Anche Il Comune di Larino ha partecipato al bando, con un progetto di costruzione di una nuova strada che avrebbe dovuto collegare, con una direttissima, ed espropriando terreni di proprietà privata, la parte terminale di via De Gasperi con contrada Lagoluppoli.

Come già accaduto con i progetti presentati a valere sugli interventi il PNRR, il Comune di Larino non risulta tra gli enti finanziati. Non risulta essere nemmeno nell’elenco dei progetti ammissibili, ma non finanziabili per carenza di fondi. Risulta essere nell’elenco dei progetti non ammissibili in quanto viola l’art. 4, comma 2, lettera b) del Bando.

Cosa significa? Che il progetto è stato elaborato e presentato a valere su una zona erroneamente scelta da chi amministra, in quanto la strada in progetto avrebbe dovuto servire una pluralità di aziende agricole (requisito fondamentale e imprescindibile di ammissibilità delle domande) ed invece, come riportato nelle motivazioni di bocciatura, “le particelle indicate nei documenti a corredo della domanda di aiuto risultano distanti dall’infrastruttura oggetto di intervento e visibilmente servite da altre infrastrutture”.

Un’altra occasione persa ed altri fondi che sarebbero potuti arrivare a Larino se l’intervento avesse interessato diversamente la zona o altre zone dell’agro larinese che ne sentono urgente bisogno. Non è un semplice dettaglio, ma la progettazione, senza finanziamento, è costata alle casse comunali € 4.706,40.

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