Con Legge Regionale n. 17 del 20 giugno 2007 “Interventi a favore di soggetti sottoposti a trapianto di organi o affetti da patologie rare”, veniva disciplinato il rimborso delle spese sostenute per le cure dal cittadino in attesa di trapianto o che ha già subito trapianto e dal cittadino affetto da patologia rara, se riconosciuta tale dal Ministero della Salute, da parte dell’Azienda sanitaria regionale del Molise (A.S.Re.M.). In particolare l’art. 4 della predetta legge regionale 17/2007 prevede che i contributivengano corrisposti ai cittadini il cui nucleo familiare evidenzi un indicatore di situazione economica equivalente (ISEE), calcolato ai sensi del d. lgs. 109/1998, come modificato dal d. lgs. 130/2000, non superiore ad € 35.000,00, con la specificazione che la misura del rimborso è pari al 100% per ISEE non superiore ad € 24.000,00 e del 50% per ISEE ricompreso tra € 24.000,01 ed € 35.000,00.
Obiettivo di tale previsione normativa risulta essere quello di intervenire in favore di pazienti affetti da gravissime ed invalidanti patologie non curabili all’interno del territorio regionale mediante un sostegno economico alle famiglie interessate da parte dell’Ente Regione.
La disposizione legislativa pertanto riveste un alto valore sociale e mostra un grande segno di civiltà ed umanità in favore di persone che, già colpite duramente dall’insorgenza della malattia, vengono sollevate almeno dal disagio economico dovuto al fatto di dover sostenere ingenti spese per le cure da effettuare fuori regione.
A tal proposito si evidenzia che l’art. 5 della L.R. 17/2007 prevede che la Giunta Regionale disponga semestralmente l’erogazione dei fondi necessari sulla base di apposita rappresentazione dei fabbisogni presentata dall’ A.S.Re.M.. Nonostante quest’ultima abbia prodotto documentazione inerente circa 800 domande presentate dai cittadini nel secondo semestre 2013 e nel corso del 2014, la Giunta Regionale ancora non provvede all’erogazione dei fondi necessitanti per coprire le suddette spese.
Dato l’elevato valore morale e sociale dell’azione afferente il procedimento di erogazione dei contributi de quibus, provvedevo a presentare in data 17 Ottobre u.s. apposita interrogazione consiliare, tuttora in attesa di risposta per chiarire le motivazioni della mancata erogazione dei fondi di cui alla Legge Regionale n. 17 del 20 giugno 2007 “Interventi a favore di soggetti sottoposti a trapianto di organi o affetti da patologie rare”, in base al combinato disposto artt. 3 e 5 della legge medesima, necessari per coprire le spese relative alle circa 800 domande presentate nel secondo semestre 2013 e nel corso del 2014, secondo la documentazione prodotta dall’ A.S.Re.M alla Regione Molise.
La situazione, già drammatica a causa della mancata erogazione dei citati fondi, è stata ulteriormente aggravata dall’approvazione in Giunta Regionale della proposta di legge n. 80 che andrebbe a modificare, laddove approvata, l’art. 4 della L.R. 17/2007 avente ad oggetto i criteri per l’erogazione del contributo.
A fronte dell’attuale limite di € 35.000 riferito all’ISEE del nucleo familiare, infatti, la nuova norma andrebbe a statuire una drastica restrizione dei fruitori del contributo regionale con la previsione del nuovo limite pari ad €16.000 riferito all’indicatore di situazione economica equivalente (ISEE).
Dalla predetta previsione legislativa pertanto verrebbero tagliate fuori centinaia di cittadini a cui verrebbero a mancare i mezzi per sostenere le cure fuori regione.
Si tratta a mio avviso di atto grave, lesivo del diritto alla salute e grave segno di inciviltà. La politica dei tagli deve rispettare alcune priorità e alcune azioni imprescindibili, soprattutto laddove esse siano legate alle necessità della persona. Mi meraviglia e mi rammarica tale atteggiamento di superficialità nella gestione delle politiche sociali, il settore che, in un’era di forte crisi economica, dovrebbe invece ricevere la massima attenzione da parte del Governo regionale, come sottolineato anche nella nota pervenuta in data odierna dall’Associazione Cittadinanzattiva.
Concludo pertanto evidenziando il mio dissenso a tale proposta di legge di modifica dell’art. 4 della Legge Regionale n. 17/2007, invitando altresì in questa sede il Governo Regionale ad adempiere agli obblighi scaturenti dalla medesima legge in ordine all’erogazione dei contributi riferiti alle domande presentate nel secondo semestre 2013 e nel primo semestre 2014.
Micone: il Governo Regionale non “tagli” sul diritto alla salute
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