Dopo l’approvazione della legge quadro regionale sulle Politiche Sociali a maggio è stato tempestivamente insediato un nucleo tecnico che ha predisposto il Regolamento Attuativo e le Linee Guida del Piano Triennale 2015-2017 su cui si avvierà il confronto con le associazioni e le istituzioni locali. Il riordino del settore potrà fare affidamento per il futuro sulle risorse del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, sullo 0,6% della spesa corrente del bilancio della Regione Molise e sulle assegnazioni annuali del Ministero che potrebbero essere incrementate se sarà confermata la sperimentazione della Social Card alle otto regioni del Sud. Nel mentre il quadro di prospettiva è positivo, ci si adopera quotidianamente per attingere risorse aggiuntive nazionali su progetti specifici come quelli sperimentali per i disabili dell’Ambito Territoriale di Termoli legato alla Vita Indipendente di 100 mila euro e quello destinato ai minori dell’Ambito Territoriale di Campobasso di 50 mila euro teso ad evitare il trasferimento negli Istituti dei bambini di famiglie povere e disagiate.
Ciò che il bilancio delle Politiche Sociali non riesce ad assolvere con gli attuali 2 milioni di trasferimenti annuali è quello di sostituirsi alla spesa sanitaria regionale non riconosciuta al Tavolo Tecnico Ministeriale come Livelli Essenziali di Assistenza e quindi cancellata dai pagamenti dell’ASREM per importi che superano svariati milioni di euro. In passato la Regione Molise copriva i costi dei rimborsi delle spese per i trapiantati o per chi necessitava di interventi delicati all’estero per circa un milione di euro annui, i farmaci di fascia C per circa 400 mila euro annui, alcuni progetti terapeutici per la Salute Mentale pari a 240 mila euro l’anno, e altri ancora che il Tavolo Tecnico Ministeriale ha fermato. Se si pensa che ogni anno la sola retta che pagano i comuni molisani è pari a 1,5 milioni di euro nel mentre la dotazione finanziaria complessiva delle Politiche Sociali è di 2 milioni di euro, ci si rende conto dello scarto esistente tra le emergenze del territorio e le disponibilità esistenti. Grazie ad un emendamento presentato in Consiglio Regionale in occasione dell’approvazione del Bilancio è stato possibile appostare 400 mila euro per i trapiantati, 200 mila euro per il pagamento delle rette per i minori e 100 mila euro per i farmaci di fascia C, ma i 400 mila euro sono serviti a pagare i debiti del 2013 per 350 mila euro e sono già finiti, l’appostamento di 200 mila euro per le rette dei minori non copre nemmeno i bisogni del Comune di Belmonte del Sannio e con i 100 mila euro non si assicurano le risposte ai pazienti interessati ai farmaci di fascia C. In tutti i casi, malgrado queste criticità, l’Assessorato alle Politiche Sociali aveva predisposto la Delibera per la Salute Mentale garantendo come negli anni precedenti 120 mila euro di cofinanziamento annuale ma il provvedimento si è scontrato con la decisione del Tavolo Tecnico Ministeriale di non consentire all’ASREM di coprire i restanti 240 mila euro, ma ad ogni modo sulla questione la struttura dell’Assessorato è già impegnata in positivo ad individuare ogni e diversa risoluzione pur agendo in un contesto emergenziale che rende problematico il percorso.