Ormai in Europa i mercati stanno chiaramente correggendo. Il Dax di Francoforte ha perso più del 10% ed anche oggi non sembra voler cambiare tendenza. Le ragioni stanno in quotazioni dei titoli spesso generose e immotivate vedendo i fondamentali, in un sempre più probabile e imminenete fallimento della Grecia (una botta da oltre 300 miliardi di euro, non male per uno Stato di dimensioni alquanto ridotte) in una serie di perplessità geopolitiche (Ucraina, Siria, Califfato, Libia eccetera) che pesano sull’ottimismo economico. La verità è che il sistema finanziario attuale è alquanto obsoleto e pensato per un mondo, sostanzialmente oligarchico, che non funziona più. La storia dell’Hsbc (repulisti e tagli a livello mondiale) ne è una riprova, come quella della Deutsche Bank (che ha cacciato due supermanager di recente). Grandi agglomerati finanziari che incrementavano i loro stratosferici guadagni (e con loro manager straricchi e sfondati di milioni) con una sequenza di reati da fare invidia ad un qualsiasi cartello di mafiosi sparso per il mondo: truffe, riciclaggi, manipolazione dei mercati, dei tassi di cambio e dei tassi di prestito, evasione fiscale, vendita di armi, sostegno a narcotrafficanti eccetera. Il sistema così non va più bene ed anche la finanza prima o poi dovra rinnovarsi e rifondarsi su basi più democratiche e trasparenti. La qualcosa, inevitabilmente passerà per un doloroso riposizionamento delle quotazioni dei titoli, oggi drogati dal danaro facile e dalla speculazione dei grandi colossi bancari e finanziari. Nell’attesa anche oggi i mercati sono mosci e inclinati ad un rosso relativo. Giù da subito sia il Ftse Mib che il Dax, cambio euro dollaro a 1,13, spread a quota 135. (Pietro Colagiovanni)
Mercati finanziari/Tempo di correzioni, il sistema non funziona più
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