La giornata borsistica in Italia apre con il segno meno, molto accentuato. L’indice Ftse Mib perde quasi un punto e mezzo percentuale, il tutto sui timori di un default greco.Va comunque considerato che la borsa italiana è reduce da una settimana di rialzi e che veleggia sui propri massimi storici. Il segno meno è spalmato più o meno sull’intero listino, con un’accentuazione per i titoli bancari, i più esposti alle turbolenze elleniche. Il cambio con il dollaro si situa sotto quota 1,11 mentre lo spread sui titoli di stato oscilla intorno a 123. Oggi è chiuso il mercato americano ed anche quello tedesco e quindi l’attenzione sui mercati finanziari è ancor di più concentrata sulle questioni europeee. Oltre alla già menzionata Grecia, che per bocca del suo ministro delle finanze Vanoufakis ha detto che non rimborserà debiti scadenti ai primi di giugno di rilievo è anche l’avanzata del partito anti austerità Podemos alle amministrative spagnole. Un partito che spaventa i mercati europei in quanto possibile fonte di instabilità per le proprie posizioni contrarie all’ortodossia finanziaria imposta dal governo tedesco. In mancanza di notizia da oltre oceano è pensabile che la giornata, tranne notizie risolutive o incoraggianti sul fronte greco, continuerà su un andamento in rosso, condizionata anche da prese di beneficio di chi monetizza i recenti rialzi. (p.c.)
Mercati finanziari/ la Grecia e Podemos spaventano le borse europee
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