Molteplici avvenimenti hanno rilanciato nel corso degli ultimi anni il tema della centralità del Mediterraneo, offrendo all’Europa importanti occasioni di sviluppo e di crescita. L’Italia, al centro di questo spazio geopolitico e naturale linea di contatto fra i vari Paesi del bacino, da sempre è in grado di svolgere in quest’area una importante funzione di intermediazione a favore di tutta la zona euro-mediterranea. Altra questione di grande attualità è quella relativa alle relazioni fra i Paesi che affacciano nel bacino. In virtù della sua peculiare posizione geografica l’Italia si caratterizza per la sua appartenenza all’Europa e, al contempo, per la sua naturale vocazione relazionale tra le potenze continentali e i paesi rivieraschi del Mediterraneo. Anche per il nostro Paese, dunque, si tratta di una importante sfida, poiché vari interessi risultano strettamente legati agli sviluppi dell’area mediterranea. Si tratta, certamente, di una delle più importanti e delicate tematiche oggetto di discussione e di approfondimento nel corso dell’attuale periodo caratterizzato, come è noto, da rilevanti cambiamenti di ordine sociale, politico ed economico, i cui effetti appaiono ben visibili su scala mondiale. Peraltro, negli odierni scenari, nazionali e internazionali, la centralità del Mediterraneo è una tematica che rievoca molteplici questioni di carattere storico, culturale, giuridico e altre ancora. L’odierna situazione di crisi, come avvenuto anche in epoche passate, comporta la presenza di innegabili rischi ma, al contempo, apre dei nuovi scenari e lascia scorgere delle possibili prospettive. In tale ambito, molte opportunità ruotano attorno alla centralità dell’area mediterranea. E sono proprio il rilievo e l’attualità di tali problematiche gli argomenti nodali dell’incontro, organizzato dall’Università degli Studi del Molise e dal Centro Studi Molisano, “Mediterraneo, centro del Mondo”, un convegno, il cui filo conduttore non solo si riallaccia alle tematiche appena descritte, ma si pone anche l’obiettivo di discutere e approfondire alcuni aspetti avvalendosi delle esperienze e dei preziosi contributi offerti da figure di primario rilievo che interverranno in qualità di relatori. Il convegno si terrà a Campobasso giovedì 11 dicembre 2014, alle ore 15.30, nell’Aula Centro Servizi Culturali “G. A. Colozza” di viale Manzoni, presso il I Edificio Polifunzionale – adiacente Dipartimento Giuridico. Per quanto concerne il programma, dopo i saluti istituzionali, i lavori si apriranno con un’introduzione curata dal Prof. Gianmaria Palmieri, Rettore dell’Università degli Studi del Molise. Il ruolo di moderatore dell’incontro sarà svolto dal Prof. Giuseppe Reale (Università del Molise – Presidente del Centro Studi Molisano). A seguire le relazioni degli autorevoli ospiti: La sfida del Mediterraneo: le opportunità e i rischi, il titolo dell’intervento del Prof. Guglielmo de’ Giovanni Centelles – Professore di Storia del Mediterraneo all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli – Accademico Pontificio di Belle Arti e Lettere – Il Mediterraneo: provocazioni e risposte etiche e culturali è invece il tema della relazione curata da S.E. Mons. Giancarlo Maria Bregantini (Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Boiano). Al termine delle relazioni si aprirà uno spazio di discussione e di dibattito, con la possibilità di interventi e di domande da parte del pubblico. Nel corso dell’incontro verrà assegnato il riconoscimento “Centro Studi Molisano – Premio San Giorgio – Edizione 2014” a S.E. Mons. Giancarlo Maria Bregantini. La motivazione verrà curata dal Prof. Giovanni Di Giandomenico, assegnatario del medesimo Premio per l’Edizione 2013.
“Mediterraneo, centro del Mondo”, convegno all’Unimol
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