10 milioni di euro di IVA non versata all’erario, da parte di un’azienda molisana operante nel settore della trasformazione e commercializzazione del tartufo locale. La stessa azienda ha acquistato tartufo molisano, negli ultimi tre anni, per un controvalore di 26 milioni di euro.
La Guardia di Finanza di Isernia ha accertato una maxi evasione relativa agli ultimi tre anni, compiuta da una ditta pentra che commercializza tartufi alle maggiori aziende nazionali del settore.
L’operazione è scattata al termine di una approfondita attività investigativa. Sono stati esaminati i registri e tutta una serie di documenti fiscali, da cui è stato accertato che la società, pur avendo adempiuto agli obblighi imposti dalle leggi sulla tenuta delle scritture contabili e sulla presentazione delle dichiarazioni, non avrebbe versato l’Iva a debito, che deve essere calcolata sia sulle vendite dirette che sulle autofatture che vengono emesse per l’acquisto di tartufi dai raccoglitori occasionali. Il legale rappresentante della società è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica per le violazioni penali previste dal Decreto Legislativo n. 74/2000.