“Un dirigente statale inadeguato potrà essere licenziato”: lo afferma in un’intervista a “Repubblica” il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madìa. “Abbiamo scelto il modello di una dirigenza indipendente dalla politica, ma l’autonomia non coinciderà con l’inamovibilità dei dirigenti”. Inoltre, il ministro ha dichiarato che il Jobs Act (senza le tutele dell’articolo 18) non varrà per il pubblico impiego.
“Prevediamo l’istituzione – spiega Madia – di una commissione super partes composta da tecnici che deciderà quali sono i dirigenti adatti per un determinato incarico”. “L’incarico sarà affidato per tre anni e sarà rinnovabile una sola volta”. Chi non sarà confermato, continua il ministro, “decadrà e tornerà nel ruolo unico in attesa di un nuovo incarico”. “Ma se dopo un congruo periodo” “un dirigente continuerà ad essere senza incarico perderà l’abilitazione fino a perdere il lavoro”. E alla domanda se potrà essere licenziato risponde: “sì”. Quanto all’estensione agli statali del Jobs Act, Madia dice che “nel pubblico impiego resterà il reintegro in caso di licenziamento ingiustificato”.
Il ministro torna anche sulla mobilità dei dipendenti delle province: “entro la fine di questo mese termineremo” “la definizione delle cosiddette tabelle di equiparazione”. “Da quel momento in poi sarà possibile la mobilita’”. I co.co.co? “Li dovremo abolire”, afferma Madia, ma “un percorso sano di assunzioni partirà dopo i prossimi due anni dedicati alla riallocazione dei dipendenti delle Province”.
fonte TGCOM