Finalmente apprendo le ‘motivazioni’ ufficiali – che hanno il sapore di ridicoli pretesti – della mia estromissione dal coordinamento provinciale di Forza Italia: “non aver sostenuto la campagna elettorale del candidato sindaco Luigi Di Bartolomeo”. Non risulta, da alcun atto deliberativo, il mio partito si sia mai interessato ad approfondire le tematiche legate alle elezioni amministrative: è un onore qualcuno si sia scomodato per me, o meglio solo per me. Non è un mistero, infatti, che Forza Italia non abbia mai preso posizione nei confronti dell’eurodeputato Aldo Patriciello che, alle elezioni regionali del 2013, ha inteso sostenere il centro-sinistra-destra di Paolo Frattura con il movimento ‘Rialzati Molise’; movimento che, ad oggi, salvo ripensamenti, risulta essere forza di maggioranza di una coalizione a trazione PD;
-non risulta, da alcun atto deliberativo, il mio partito si sia interessato ad approfondire la posizione di Ivan Forte, assistente dell’eurodeputato Patriciello, contemporaneamente ‘braccio operativo’ del movimento ‘Rialzati Molise’ e vice coordinatore vicario Pdl, recentemente nominato da Forza Italia coordinatore del movimento per la provincia di Isernia;
-risultano essere, pertanto, pretestuose e prive di logica le motivazioni addotte per giustificare, in maniera assai frettolosa, la mia estromissione da ogni carica dirigenziale del partito; estromissione che ho inteso portare all’attenzione dei competenti organi nazionali di Forza Italia;
Quanto alle elezioni comunali di Campobasso, il partito, in solitaria, ha inteso imporre la candidatura a sindaco del sen. Luigi Di Bartolomeo, in quota Forza Italia, nonostante la volontà espressa dall’intera coalizione di centrodestra di voler procedere all’individuazione del candidato ideale attraverso lo strumento delle primarie; nonostante l’atto deliberativo del coordinamento provinciale del Popolo della Libertà – presieduto da Pierluigi Lepore – avesse già individuato nelle ‘primarie’ lo strumento più gradito da adottare
Forza Italia Molise (partito, fino a prova contraria, ancora infruttuosamente commissariato) parte con il piede sbagliato adottando metodi padronali, sterilizzando il dissenso dilagante e contribuendo a rendere insanibili le fratture interne a un movimento che ha visto letteralmente crollare i propri consensi, nel comune capoluogo di regione (e non solo), dal 22 all’8%: ben 4500 voti in meno! Una vera e propria disfatta, che nella logica impazzita e capovolta del mio partito, riesce persino a dettare la mia ‘espulsione’ senza alcuna reale motivazione. E’ proprio il caso di dirlo: Rialzati, Forza Italia!
Manuele Martelli
Manuele Martelli: Io fuori, chi si è alleato con Frattura premiato da Forza Italia
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