Nel corso delle audizioni in programma il 18 gennaio in Consiglio Regionale, al termine dell’illustrazione della manovra di bilancio e delle leggi collegate per l’esercizio finanziario 2017, da parte del Presidente della Giunta Regionale, ho formalmente prospettato l’impellenza di inserire nell’articolato della manovra una disposizione aggiuntiva tesa a risolvere il contenzioso in essere nella gestione dei Centri per l’Impiego e delle Politiche Attive del Lavoro.
Dopo il pronunciamento referendario del 4 dicembre è stato risolto il problema che impediva di intervenire legislativamente su una materia che sarebbe tornata nella competenza dello Stato in caso di affermazione del Si al Referendum sulle modifiche costituzionali.
Chiarito in modo inequivoco che l’art. 117 della Costituzione conferma l’attribuzione delle competenze gestionali sulle politiche attive del lavoro e sui centri per l’impiego alle Regioni, il Molise può finalmente normare la questione con il superamento delle sub-convenzioni con le Province, e la gestione diretta delle attività. In tal modo si assegna all’Agenzia Molise Lavoro una competenza in linea con le effettive necessità di governo delle politiche attive e del collocamento, individuando nel Dipartimento della Regione Molise e nel Servizio per l’Occupazione i riferimenti amministrativi in un settore strategico per le necessità regionali.
Con tali disposizioni si potrà risolvere brillantemente la questione del personale precario dei Centri per l’Impiego di Campobasso e di Termoli che dopo 13 anni di attività si sono ritrovati estromessi dall’espletamento delle proprie funzioni.
La proposta di emendamento è stata accolta dal Presidente della Giunta che ha demandato al Direttore del Dipartimento Mariarosaria Simonelli, e alla struttura tecnica regionale il compito di predisporlo ed inserirlo all’interno del collegato alla legge di bilancio.
Con 97mila molisani ricompresi tra i 15 ed i 65 anni che non lavorano, la paralisi del collocamento pubblico, le scadenze dell’Accordo di Programma sull’area di crisi industriale complessa e sull’area di crisi semplice del Basso Molise, i problemi della mobilità in deroga bloccata per 2mila lavoratori, i ritardi dei bandi europei del FSE-FESR 2014-2020, la mancata digitalizzazione dei flussi dei dati del mercato del lavoro regionale e le omesse attività sul collocamento obbligatorio e sulle graduatorie protette, non è più procrastinabile una situazione caotica nei Centri per l’Impiego, presso l’Agenzia Molise Lavoro e nelle strutture dell’Assessorato Regionale al Lavoro.
Michele Petraroia