Manes: necessità di sinergia contro i rischi idrogeologici

Il presidente dell’Unione Regionale dei Consorzi di Bonifica del Molise, Giorgio Manes, nell’augurare proficuo lavoro a Giancarlo De Lisio, di Guglionesi, che a 36 anni è diventato il presidente dell’Ordine dei Geologi del Molise, risultando così il più giovane d’Italia a ricoprire tale incarico, auspica che si possa intensificare la collaborazione con l’ordine professionale, le forze sociali e le istituzioni per combattere i rischi idrogeologici in regione.
“Gli eventi di dissesto idrogeologico, – sottolinea Giorgio Manes – alternati a periodi di siccità e scarsità idrica, che negli ultimi anni stanno interessando con maggiore intensità anche il nostro Molise, evidenziano all’attenzione dell’opinione pubblica il tema dei cambiamenti climatici e dei loro effetti sulla frequenza e sulla forza dei fenomeni idrologici estremi. La frequenza, sempre maggiore, di importanti eventi di dissesto conferma lo stato di fragilità idrogeologica del territorio nazionale e molisano, denunciando l’esigenza di una maggiore pianificazione e sistematicità degli interventi di prevenzione e manutenzione del territorio. In questo, come Consorzi di Bonifica siamo in prima linea nel mettere a disposizione della collettività e dei progetti, che le Istituzioni riusciranno a finanziare, competenze professionali e strutture tecniche di cui disponiamo. Naturalmente abbiamo bisogno di grande sinergia con le Organizzazioni Agricole e Sociali e con gli Ordini Professionali competenti in materia, come appunto i geologi, gli ingegneri, ecc.. L’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, A.N.B.I., ha presentato, da oltre un anno, il Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico in Italia, che contiene le azioni proposte e progettate dai Consorzi di Bonifica e fatto di migliaia di interventi immediatamente cantierabili e capaci di apportare una significativa riduzione del rischio idrogeologico e un incremento occupazionale. Auspichiamo che, anche con il contributo delle incessanti denunce di allarme lanciate dai geologi e denunciati anche dal neopresidente molisano Giancarlo De Lisio, si possano rendere disponibili gli oltre sette miliardi che servono per attivare un’azione preventiva, per contrastare i costi molto maggiori del ripristino dei danni prodotti dopo le calamità”.

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