Mancata approvazione della legge sull’ Editoria. Assostampa scrive a Frattura

Assostampa-MoliseEgr. Presidente, nella campagna elettorale di Febbraio 2013 Lei fu tra i candidati firmatari del documento con il quale si impegnava a varare, entro i primi 90 giorni di governo, una legge di sistema a sostegno del pluralismo dell’informazione. Nel corso della conferenza stampa di fine anno spostò la scadenza a Febbraio 2014. Il tempo è passato, anche rispetto alla sua ultima promessa, ma del disegno di legge non vi è traccia. Intanto, l’unica proposta esistente, buona o cattiva che sia, regolarmente depositata in IV commissione, è inspiegabilmente bloccata.

Non siamo a conoscenza dei motivi che stanno vanificando l’impegno preso e, se ci consente, anche la sua credibilità. Allo stato in cui siamo non possiamo far altro che chiederle pubblicamente di far sapere la sua determinazione in merito. Continuare a dire e poi non fare è avvilente e poco rispettoso della dialettica democratica di concertazione con le parti sociali. Abbiamo appreso con non poco stupore che ha rifinanziato la Legge 28 ‘Misure urgenti per la carta stampata’, quella vergogna che alimenta il lavoro nero e lo sfruttamento dei giornalisti. Un anno fa le segnalammo i danni enormi che quella norma ha generato e le chiedemmo di bloccarla. Nonostante le rassicurazioni ricevute, i risultati sul campo sono diametralmente opposti e in linea con l’amministrazione Iorio che quella legge varò. La delusione è tanta, altrettanto l’amarezza. Testate che non rispettano i contratti di lavoro continuano a ricevere soldi pubblici, mentre le altre con i dipendenti regolarizzati sono costrette a ricorrere alla cassa integrazione, ai contratti di solidarietà o a licenziare. Non è questa la discontinuità e la svolta che aveva promesso in tema di editoria. Ci dispiace, ma non siamo d’accordo. Siamo fortemente contrari a questo modo di agire e ci opporremo in tutte le sedi e in tutti i modi.
Pacta sunt servanda, egregio Presidente. Se poi, come è legittimo ha cambiato idea, lo dica e spieghi a noi e ai cittadini molisani il perché. Ma una cosa non può fare ulteriormente: rimandare.

Il Consiglio Direttivo ASM
Giuseppe di Pietro
Giovanni Mancinone
Giuseppe Villani
Mauro Carafa
Antonio Ruggieri
Monica Vignale
Mauro Gioielli
Camillo Pizzi
Stefano Ricci

Il Fiduciario Casagit per il Molise
Lucio Zampino

Il Delegato Casagit per il Molise
Maria Grazia Fascitelli

Il Delegato Inpgi per il Molise
Antonio Marone

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