Il PD spinga per risolvere con tempestività la pessima vicenda dell’art. 7, con la restituzione delle somme percepite e più in generale si adoperi per ricondurre a norma i finanziamenti ai gruppi consiliari aggiungendo provvedimenti che eliminino altre pratiche costose a carico dei contribuenti riferiti a fitti, parco auto, consulenze, dirigenze, enti sub-regionali, nomine, incarichi e voci di spesa che si possono ridurre in linea con le indicazioni del Governo Renzi.
Bisogna rilanciare il programma elettorale del centrosinistra con l’abrogazione, il riordino e/o la riforma urgente dell’ARSIAM, dell’ARPAM, degli Enti per il Turismo, i Consorzi Industriali, degli Istituti Autonomi per le Case Popolari, dell’Agenzia MOLISE LAVORO, delle Comunità Montane, delle Unioni dei Comuni, della Fondazione Molise Cultura, di MOLISE ACQUE, dell’Agenzia di Protezione Civile, di MOLISE DATI e della FINMOLISE.
Serve maggiore controllo di gestione nella Regione Molise, verificare l’efficienza dei servizi e degli uffici, rendere conto dei ritardi ai cittadini, rendere trasparenti gli atti e la gestione, evitare compensi non legati al miglioramento dell’attività, anche attraverso l’uso del digitale e delle tecnologie informatiche.
Basta far riferimento al programma elettorale e procedere senza perdere altro tempo con quinti assessori e art. 7.
Al contrario occorre rilanciare l’attività politica, vendere le sedi di Roma e di Bruxelles, dismettere le auto non utilizzate, disdettare gli uffici inutili in affitto ed utilizzare il ROXY che con un piccolo intervento si può adeguare e rendere funzionante.
Facendo poche cose con chiarezza e coerenza il centrosinistra si può avviare a vincere le prossime comunali di Campobasso e Termoli, offrendo ai cittadini l’opportunità di sostenere il cambiamento diffidando dalle avventure a 5 stelle e di una destra frammentata e inconcludente.
Pietro Maio