Il 20 settembre prossimo si voterà oltre che per alcune regioni anche per il referendum costituzionale confermare il taglio dei parlamentari voluto dai Grillini che porterebbe la camera da 630 a 400 componenti e il senato da 315 a 200,tutto questo a meno che la Corte costituzionale non accolga il ricorso dei comitati per il no.
Il taglio è stato accettato supinamente da tutti i partiti che temevano di essere tacciati di difendere la casta.La costituzione è stata il frutto di un’altissima mediazione ed equilibrio tra le diverse anime che parteciparono alla stesura”, la costituzione è il fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal parlamento, se è manomesso dai partiti, verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà.
27 giugno 1957 discorso di don Sturzo al senato. Negli ultimi anni ne abbiamo visto delle belle, dal bruciare la costituzione a pulirsi il culo con la bandiera..Forse è non lo escludo che a distanza di circa 80 anni ci sia l’esigenza di aggiornare la costituzione e si senta il bisogno di un cambiamento complessivo del sistema istituzionale.
Il taglio come concepito non solo non porta benefici sostanziali, il risparmio secondo l’osservatorio dei conti pubblici, sarebbe meno di 60milioni l’anno,ma creerebbe tutta una serie di distorsioni.L’elezione del senato è su base regionale, da costituzione, la soglia al di sotto della quale un partito non viene eletto, si innalza notevolmente anche di oltre il 20% con la conseguenza di avere un maggioritario mascherato, le regioni piccole rischiano di non avere rappresentanti se non di partiti grandi, sarebbe più razionale adottare un maggioritario in entrambe le camere.
I collegi saranno notevolmente più grandi, al senato di almeno 800 mila elettori al senato e 400 mila alla camera.
Si avrà effetto distacco dal territorio e dagli elettori, saranno azzerati i rappresentanti delle aree agricole e montane e delle piccole regioni mentre saranno favoriti i rappresentanti delle aree a più alta densità abitativa. La riduzione dei parlamentari non sarà con la stessa proporzione tra le regioni.
Molise, Umbria e Basilicata perderanno quasi il 60%dei seggi a fronte di una media pari al 36,5% mentre in Trentino sarà solo del 14,3%.
Un altro effetto distorsivo sarà il peso dei delegati delle regioni nell’elezione del presidente della repubblica che passerebbe dal, 7 al8, 8%.I 200 senatori non garantiscono le 14 commissioni e si avrebbero senatori con più cariche.Un altra menzogna da confutare e che l’Italia ha un numero superiore di parlamentari nella media europea.
In Italia c’è un eletto ogni 151 mila abitanti, 0,7x 1000, in Europa è 1 ogni 95 mila abitanti, questo passerà ad allontanare sempre più elettori ed eletti.C’era l’impegno di rivedere la legge elettorale, alle soglie del referendum nulla si è fatto.
La nostra costituzione è piena di grandissime conquiste di diritto e libertà, pari dignità sociale, rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, il lavoro, un esistenza libera e dignitosa.
Questi sono i grandi valori che dovrebbero albergare nel cuore degli italiani e il parlamento ne dovrebbe essere il garante con la sua centralità. Oggi i deputati e i senatori sono, in teoria, i rappresentanti del popolo in pratica sono delegati accomodanti del partito di appartenenza. Per questi motivi il 20 settembre la condizione più razionale è votare no. Alfredo Magnifico