Serata di teatro e musica dedicata a Enzo Nocera nella Biblioteca Comunale di Macchiagodena, l’1 dicembre 2021, alle ore 19. Con Quanne jesce ru sole, jesce pe tutte quante, spettacolo prodotto dal Matese Friend Festival, evento che conta ormai più di dieci edizioni, per il pubblico macchiagodenese e non, solo le cose belle della tradizione molisana, all’insegna del #ripartiamo. I protagonisti saranno gli attori del Corso dell’Accademia il Pentagramma, diretto da Eva Sabelli e Luca Venturi, Ave Venditti, Marco Muccilli, Rita Gianfrancesco, Sabina Iadarola e la piccola Teresa Cappussi, 12 anni. Questo evento, che darà inizio agli appuntamenti artistico-culturali del mese di dicembre a Macchiagodena, e rientrante nel periodo in cui è in corso l’esclusivo progetto del Comune di Macchiagodena denominato “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima”, sarà aperto dai saluti del sindaco di Macchiagodena, Felice Ciccone; conduzione affidata al giornalista Giuseppe Rapuano.
Quanne jesce ru sole, jesce pe tutte quante. Quanne jesce ru sole, jesce pe tutte quante.
Tributo a Enzo Nocera. Nonna Marietta, I precciati, I precciatiell, Ru rusarie, La morra, La passatella: sono tutte storie di vita degli anni ’40 e ’50 tratte da Il Lunario dell’Osteria, raccontate a volte con ilarità, a volte con malinconia, dalla sapiente penna di Enzo Nocera, pioniere dell’editoria molisana, visionario, intellettuale di rango, appassionato d’arte, di storia, di narrativa, di poesia e di quella tradizioni popolari che sono il percorso di rinascita della cultura molisana.
Tutto con il Teatro Accademia Musicale Il Pentagramma e con gli attori Ave Venditti, Marco Muccilli, Rita Gianfrancesco, Sabina Iadarola, Teresa Cappussi, per la regia di Eva Sabelli e Luca Ventura, le musiche sono del maestro Antonio Scioli.
Una serata di teatro e musica, con la produzione del Matese Friend Festival che conta ormai più di dieci edizioni. L’impegno di tante persone per il proprio territorio, per la valorizzazione della cultura, della musica e dello spettacolo in generale. Non è un caso se gli organizzatori hanno voluto dare un sottotitolo al Matese Friend Festival: #ripartiamo! Ripartiamo tutti insieme, a piccoli passi, quasi in punta di piedi, con una piccola platea, dopo un periodo complicato.
A Macchiagodena si mostreranno solo cose belle e lo si farà anche con la musica, quella del maestro Antonio Scioli, profondo conoscitore di inconsueti e straordinari strumenti: la ghironda, il flauto, la zampogna, la cornamusa.
Spettacolo per raccontare anche un uomo che al Molise ha dedicato la vita: Enzo Nocera. Instancabile animatore e promotore della cultura molisana, punto di riferimento dell’editoria, Enzo Nocera che, purtroppo, ha lasciati questa terra lo scorso anno, nato e cresciuto a Bojano, dopo numerose collaborazioni con prestigiosi quotidiani nazionali, periodici locali e la Rai, in una visione folle e lungimirante, nel 1965, rende realtà un sogno a lungo accarezzato: fondare una casa editrice, la Edizioni Enne. Un sogno visionario per l’epoca, in una regione che non aveva precedenti simili, ma che in 35 anni di ininterrotta attività ha editato più di 400 titoli, quasi tutti sul Molise.
Da molti definito il Padre dell’editoria molisana, notoriamente riservato, riflessivo, sempre in grado di porsi domande e mettersi anche in discussione, Nocera ha sottratto al rischio di smarrimento di memoria tanti eventi, tanti racconti, tante fotografie di vita. Con il suo Almanacco del Molise è entrato nelle case dei molisani, quadernini ormai quasi introvabili, cari a chi ha la fortuna di averne in casa, ma non solo. Egli ha raccolto le ricette della cucina molisana, nella sua Molisenda, agenda culinaria scritta con la sorella Rita, e La cucina dei giorni di festa, guide e pubblicazioni sui costumi popolari, di saggistica, storia, poesia, narrativa, arte, racconti e proverbi popolari.
Tra le migliaia di pubblicazioni, a Macchiagodena, gli spettatori avranno il piacere di ascoltare alcuni brani de “Il Lunario dell’Osteria”: Nonna Marietta, i precciati, i precciatiell, Ru rusarie, la morra, la passatella, cice e semente. Storie di vita degli anni ‘40-’50 raccontate, a volte con ilarità a volte con malinconia, da questo indimenticato scrittore, intellettuale di rango, appassionato di quelle tradizioni popolari che sono il percorso di rinascita della Cultura molisana.
Per tutti coloro che intendano partecipare agli eventi al chiuso, dai 12 anni in su, sarà sufficiente esibire la Certificazione Verde, ovvero il Green Pass (cartaceo o digitale), per attestare anche una sola dose di vaccino, il tampone molecolare o rapido, oppure la certificazione di avvenuta guarigione dal Covid-19 entro 6 mesi, accompagnati da un documento di identità, come da disposizioni di legge (D.L. del 23 luglio 2021 n. 105) e indicazioni del ministero della Salute per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Le giornate dedicate allo spettacolo, alla cultura, e ai libri in particolare, vedono l’Amministrazione comunale locale lavorare in sintonia con il network Borghi della lettura e la Pro Loco di Macchiagodena.