Finalmente anche il Molise ha una legge regionale che dispone la limitazione del gioco d’azzardo e previene la ludopatia. Il Movimento 5 Stelle Molise ha lavorato per definire meglio sia gli strumenti da impiegare sia gli obbiettivi da raggiungere
Una legge che il Molise aspettava da tempo. I dati sul gioco d’azzardo sono allarmanti. L’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato ha spiegato che “il mercato del gioco è in rapida ascesa e il numero dei malati d’azzardo è destinato a salire in relazione al fatturato, alla varietà dell’offerta, all’attrattività del gioco e al riscontro mediatico”. Addirittura secondo i dati del Cnr, il Molise è al primo posto in Italia per numero di giocatori d’azzardo compulsivi con una spesa media procapite per il gioco di 850 euro l’anno, una cifra altissima se si considera che la stima viene fatta calcolando il totale della popolazione.
Quindi non c’era tempo da perdere. Ci siamo seduti subito al tavolo dei lavori per dotare anche la nostra regione di una legge urgente.
Il piano di interventi prevede la creazione di un Comitato per il monitoraggio degli effetti sociali, economici, sanitari e familiari connessi al gioco. Saranno attivati corsi di formazione per personale ed esercenti delle sale che dovranno distare almeno 500 metri dalle aree sensibili, scuole in primis. La legge prevede anche l’obbligo di esporre materiale informativo sui danni della ludopatia. Sarà vietata qualsiasi pubblicità sull’apertura o l’esercizio delle sale da gioco
Una legge organica alla quale il MoVimento 5 Stelle Molise, dopo uno studio approfondito con i portavoce in Comune a Campobasso, il coinvolgimento di tanti cittadini sensibili al tema e il costruttivo dibattito in Commissione, ha contribuito in modo concreto. Il Consiglio regionale ha approvato tanti nostri emendamenti che definiscono meglio le finalità della legge, ne chiariscono i termini, ne rafforzano gli strumenti di contrasto, strutturano le competenze di esperti in vari campi e prevedono l’impegno concreto dei Comuni.
Con il nostro intervento, ad esempio, abbiamo ottenuto che proprio i Comuni possono disporre limitazioni temporali all’esercizio del gioco, abbiamo allargato le zone off-limits per queste strutture e inserito sanzioni amministrative per chi non rispetta tale regola. Inoltre abbiamo ottenuto un marchio specifico “No-Slot” da rilasciare a esercenti e gestori che scelgono di non installare apparecchi da gioco.
“La Regione non poteva più aspettare – ha detto la portavoce in Consiglio regionale Patrizia Manzo – in Commissione c’è stato un dibattito costruttivo e oggi abbiamo una legge, di cui siamo firmatari insieme ad altri consiglieri, che tutela e aiuta con strumenti più incisivi chi soffre di patologie legate al gioco d’azzardo soprattutto grazie alla condivisione del lavoro con i portavoce del Comune di Campobasso e tanti cittadini attenti a questa patologia. Abbiamo chiarito alcuni punti per noi fondamentali per dar vita a un giusto Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo. Abbiamo ampliato le aree sensibili entro le quali le sale da gioco non possono esistere definendo precise sanzioni ma, soprattutto, garantendo ai Comuni la possibilità di intervenire con limitazioni all’orario per il gioco: due punti cardine per combattere un problema sociale drammatico”.