Lotta alla povertà, la Giunta regionale del Molise approva strumenti di assoluta importanza, complementari tra loro per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, fondamentali in un contesto che voglia superare le varie forme di disuguaglianza: il Regolamento del reddito di inclusione attiva e il Piano sociale regionale 2015-2018. Nella serata di ieri, lunedì 27 luglio, le due delibere proposte dal presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, e dal vicepresidente Michele Petraroia, assessore al welfare.
Regolamento per il reddito di inclusione sociale attiva. “In linea con le finalità dell’articolo 4 della nostra legge di stabilità regionale, e cioè offrire alle persone che vessano in condizione di forte disagio economico e sociale gli strumenti necessari a rafforzare la propria autonomia economica e personale anche attraverso percorsi di attivazione sociale e lavorativa, abbiamo approvato le direttive applicative di una norma importante e attesa nel quotidiano da una parte, purtroppo anche cospicua, della nostra collettività”, dichiarano il presidente Frattura e il vicepresidente Petraroia.
L’intervento consentirà alle famiglie svantaggiate, in aggiunta al contributo economico mensile per un massimo di 12 mesi pari a 300 euro, anche di attivare un percorso di inclusione sociale attiva attraverso la presa in carico dei beneficiari da parte dei servizi sociali dell’ambito territoriale sociale e la redazione di un piano di assistenza individuale. “Una doppia opportunità che, a nostro avviso, supera la concessione, seppure necessaria e vitale per tanti, di un semplice contributo mensile ma diventa una più organica operazione di sostegno complessivo a chi soffre maggiormente le difficoltà di questi tempi”, sottolineano Frattura e Petraroia.
Il Regolamento del reddito di inclusione attiva, che sarà trasmesso al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere alla commissione consiliare competente, anticipa e si inserisce nel quadro nazionale di lotta alla povertà che vedrà entro il 2016 l’approvazione in tutta Italia del Ria, il Reddito per l’inclusione attiva, propedeutico all’accesso alle risorse del Fondo sociale europeo – Obiettivo 9.
Piano sociale regionale 2015-2018. A perfezionamento del percorso intrapreso con il reddito di inclusione sociale nell’ambito del complessivo disegno della lotta alla povertà, arriva il nuovo Piano sociale regionale . “Il Piano licenziato in Giunta – spiegano il presidente e l’assessore –, frutto di una ampia e articolata concertazione con il partenariato, recepisce tutte le prescrizioni e le indicazioni contenute nel Regolamento di attuazione della legge di Riordino del sistema regionale integrato degli interventi e servizi sociali approvato dall’Esecutivo lo scorso febbraio. Piena è la nostra soddisfazione rispetto a provvedimenti di tale portata”.
Il Piano sociale, che rappresenta l’impianto di riferimento per il sistema dei servizi e delle attività sociali e definisce gli ambiti territoriali sociali, nonché il raccordo tra la pianificazione regionale e quella zonale, gli obiettivi di benessere da perseguire, le caratteristiche qualitative e quantitative dei servizi e degli interventi, le priorità di intervento, le modalità di ripartizione delle risorse economiche, le modalità per l’integrazione socio-sanitaria, gli indicatori per la verifica di efficacia ed efficienza degli interventi, introduce interessanti novità. Di seguito, le principali.
Livelli essenziali delle prestazioni. Il Piano definisce, per ciascuna area di intervento, i livelli essenziali delle prestazioni che il sistema regionale integrato di protezione sociale e di cittadinanza attiva intende garantire a tutti i cittadini del Molise. Meccanismo obiettivi di servizio. Il Piano definisce gli obiettivi di servizio per ogni livello essenziale delle prestazioni garantendo agli ambiti Ats, che conseguiranno il raggiungimento di obiettivi predefiniti, un meccanismo premiale. Area di sistema e welfare di accesso. Il Piano individua gli obiettivi programmatici necessari al consolidamento e al potenziamento del sistema di accesso ai servizi e alle prestazioni, della presa in carico degli utenti, e mira a implementare l’azione amministrativa e la capacità gestionale degli Ats. In particolare punta a potenziare il segretariato sociale, il servizio sociale professionale e l’Ufficio di piano. Il Piano sociale regionale verrà trasmesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.
“Il percorso che abbiamo pensato e che stiamo costruendo con una logica che non vuole essere di mera assistenza ma principalmente accompagnamento e apertura a nuove opportunità – concludono Paolo Frattura e Michele Petraroia –, favorisce, come ci auguriamo, i nostri cittadini nel recupero della fiducia in se stessi. Anche questo aspetto, soprattutto questo, per noi è prioritario. Ecco perché è nostro auspicio che il Consiglio regionale, così come ha fatto per la norma per il reddito di inclusione attiva, contribuendo a scrivere, con l’espressione di un voto unanime e convinto, una delle pagine più belle della nostra assemblea legislativa, approvi in tempi stretti e nella piena condivisione i due strumenti sociali che abbiamo appena adottato come Governo”.