Due anni fa, insieme a Claudio Di Ludovico, responsabile dell’unità di contrasto al randagismo della ASReM, decisi di formalizzare il progetto “Microcanili comunali e intercomunali” e, con la collaborazione del vicepresidente dell’ENPA e del presidente della Fondazione Prelz, lo sottoposi alla valutazione del Ministero della Salute. Il parere positivo del Ministero all’avvio del progetto, ritenuto tecnicamente valido ed efficace, anche in periodo di ristrettezze economiche per le pubbliche amministrazioni, fu seguito, a distanza di un anno, dall’inserimento nel piano triennale della regione Molise, con grande soddisfazione e speranza, tenuto conto del finanziamento previsto per quei comuni che volessero attuarlo .
Sono almeno due i comuni che attendono da quasi un anno ed altri seguirebbero certamente se intravedessero la reale possibilità che il piano triennale venga tradotto in atti concreti.
Invece di correre dietro a ulteriori modifiche che ne rallenterebbero ancora l’attuazione, è augurabile che la Regione emani il bando di gara nel più breve tempo possibile: il piano triennale è diventato già biennale, e questo non va bene.Per passare ad un altro punto, dal momento che da oltre dieci anni mi occupo del randagismo nella regione Molise, desidero chiarire che le sterilizzazioni sono state sempre assicurata dalla ASReM, almeno nelle realtà territoriali onestamente interessate ad assolvere tale servizio ai cittadini.
Le sterilizzazioni, nel piano triennale, sono ricomprese nei vari progetti, in particolare nel progetto dell’Anagrafe canina, alla cui messa a punto è stata utilizzata l’esperienza consolidata in anni di sperimentazione, nella provincia di Isernia, con risultati eccellenti.
Il progetto è pronto da tempo e vale la pena ricordare che se tutti i cani fossero inseriti nell’anagrafe canina, il randagismo non esisterebbe più: è una misura importante tanto quanto la sterilizzazione, ma il progetto giace, non si capisce perché, in qualche scrivania di qualche stanza della ASReM.
Anche questo non va bene.
Attivare il piano di anagrafe canina su tutto il territorio regionale e dare l’avvio a qualche microcanile, farebbe ottenere risultati tangibili nella lotta al randagismo, come è accaduto in altre realtà dove si opera da anni in questa direzione.
Fermo restando che la Regione Molise, potrà valutare campagne a basso costo di sterilizzazione dei cani di proprietà per i cittadini meno abbienti, (anche se questo genere di iniziative non hanno mai avuto particolare successo nelle regioni in cui sono state tentate), sarebbe interessante capire perché bisognerebbe continuare a fare modifiche a distanza di un anno dalla approvazione del piano triennale prima che sia stato avviato anche uno solo dei progetti operativi pronti.
Come ideatore/responsabile del progetto dei microcanili, come consigliere nazionale dell’ENPA, come consulente della A.S.Re.M., accolgo con piacere l’invito dell’assessore Petraroia proponendo una riunione con Regione, Associazioni di riferimento sul territorio e A.S.Re.M. al fine di analizzare i motivi del ritardo nell’avvio dei progetti e valutare le azioni comuni che possano rapidamente far superare i problemi al riguardo.
E’ arrivato il momento di concentrarci, tutti, sulle molteplici attività, già programmate, che possono dare un duro colpo al randagismo … subito!
Irene Tiburzi