“Salve uomini, salve donne. E chi di voi non è né signora né signore,
e né uomo né donna. Ma come me. Forse qualcosa nel mezzo o forse
qualcosa che ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra o un qualcosa o un chi
non è stato ancora pensato o immaginato…”
“Metterò Dio sul banco degli imputati e gli dirò: sto conducendo
un’inchiesta giudiziaria che potrebbe portare a un procedimento penale,
un’indagine sulla natura di Dio e la storia del libro della Genesi…”
In origine Dio creò l’uomo, poi anche la donna da una sua costola,
ma solo come un ripiego, solo perché Adamo non aveva trovato l’animale
giusto con cui passare il tempo. Così sta scritto nella Genesi, e così è
rimasto nelle società improntate al patriarcato e al sessismo, fino a oggi.
Lo ricorda Jo Clifford nel graffiante “evǝ”, che porta in scena i racconti, di
volta in volta comici, caustici, drammatici, fantasiosi, di persone che non si
vogliono identificare in quella storia biblica di subalternità e rigida
divisione binaria, perché sono donne, uomini, e anche qualcosa in mezzo.
Andrea Adriatico ritorna a indagare sui temi di genere con una compagnia
di tantǝ “evǝ” che moltiplicano l’originario monologo in un coro di identità
e fluidità.
BIO ARTISTI
Jo Clifford è una drammaturga e performer inglese, di base a Edimburgo, ha
scritto oltre cento opere teatrali, e le è stato assegnato il premio Olwen Wymark. Tra
le sue opere, il controverso The gospel according to Jesus, queen of Heaven. God’s
new frock, titolo originale di evǝ, è stato scritto nel 2002 e presentato in Italia nel
2007 all’interno di Intercity Festival. Durante il lockdown ha scritto svariati pezzi per
teatri e radio inglesi, oltre che due brevi sequenze teatrali per la sua compagnia Queen
Jesus Productions. Attualmente sta lavorando all’opera The not so ugly duckling con
Maria MacDonel e The Covid requiem con Lesley Orr per il teatro di Pitlochry.
Andrea Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base
nella “casa” bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993: spettacoli che spesso
incontrano drammaturgie dense come quelle di Koltès, Pasolini, Beckett, Copi,
Jelinek, interlocutori privilegiati di un modo autorale di creare concerti di corpi e
voci, attraversando con i suoi lavori numerosi festival da Santarcangelo alla Biennale
Teatro. Al cinema racconta rimozioni intime e pubbliche in documentari e film
drammatici, presentati e premiati in festival internazionali, fino all’ultimo Gli anni
amari, prodotto con Rai Cinema e dedicato alla vita di Mario Mieli
Eva Robin’s, icona trans dello spettacolo italiano, alterna la sua presenza come
attrice in televisione, al cinema (in film diretti da Dario Argento, Damiano Damiani,
Maurizio Nichetti, Alessandro Benvenuti) e in teatro, dove debutta nel 1993 al
Festival di Santarcangelo ne La voce umana con la regia di Andrea Adriatico, con il
quale calca le scene in molti altri spettacoli, attraversando autori come Cocteau, Copi,
Beckett, Jelinek. Sempre in teatro ha lavorato con altri registi come Valter Malosti e
Leo Muscato (in Tutto su mia madre, che le è anche valso la nomination al premio
Ubu 2011).
Patrizia Bernardi è attrice e cofondatrice insieme a Andrea Adriatico di Teatri
di Vita e della compagnia: riflessi. Come attrice, è stata diretta da Adriatico in
numerosi spettacoli, come Is, is oil, Un pezzo per sport, La maschia e Madame de
Sade, per il quale viene candidata nel 1999 al premio Ubu come migliore attrice. Dal
2009 è tra le protagoniste della rinascita culturale de L’Aquila con l’associazione
Animammersa, nata dall’esigenza di raccontare e raccogliere attraverso diverse forme
d’arte le testimonianze sul terremoto che ha distrutto la città, con la creazione di
spettacoli e progetti artistici .
Rose Freeman è regista e performer, scrive, insegna e produce teatro. In
particolare ha diretto, tra l’altro Die Liebe der Danae di Strauss al Pittsburgh Opera
Festival, L’histoire du soldat di Stravinskij alla Temple University, Die Freischütz di
Weber al Third Eye Theatre, che ha contribuito a fondare. Ha diretto opere liriche,
spettacoli teatrali, performance di burlesque, concerti hip hop, e conduce workshop di
opera e musical. Insegna alla Temple University di Philadelphia, dopo aver insegnato
a Chicago. Il suo pronome gender-neutro è “zie/zir”.
Anas Arqawi ha studiato teatro al Freedom Theatre di Jenin in Palestina, dove
ha poi recitato in spettacoli diretti da Nabil Al-Raee e Micaela Miranda. A Teatri di
Vita, con la regia di Andrea Adriatico, ha preso parte a La maschia di Claire Dowie e
al film Gli anni amari.
Met Decay, danzatrice e performer, ha preso parte, tra l’altro, a spettacoli con
il Teatro di Sacco (per la regia di Roberto Bisulli) e con i coreografi Daniela
Malusardi, Mauro Bigonzetti, Sara Libori e Arianna De Angelis Marocco.
La rassegna inaugura il LOTO GREEN ROADS ‘24/’25,
progetto che ci consentirà di diventare il primo teatro d’Europa
totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico.
LOTO LINK FEST ‘24
Domenica 20 ottobre, ore 18.00
Lunedì 21 ottobre, ore 20.30
Evǝ
Di Jo Clifford
Riflessǝ in Andrea Adriatico
Traduzione di Stefano Casi
Con Eva Robin’s, Patrizia Bernardi, Rose Freeman e Anas Arqawi,
Met Decay, Saverio Peschechera
Scene e costumi di Andrea Barberini e Giovanni Santecchia
Immagine e grafica di Filippo Partesotti
Cura di Saverio Peschechera
Tecnica Lorenzo Fedi
Produzione Teatri di Vita
Con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura in
accordo con Arcadia & Ricono ltd
Per gentile concessione di Alan Brodie representation limited.
Biglietti e Abbonamenti online:
https://www.diyticket.it/locations/471/teatro-del-loto
Teatro del LOTO “il più bel piccolo Teatro d’Italia”
P.zza Spensieri 17, 86010 Ferrazzano CB – Italy
+39.335454456 – +39.3333300850 – fax 0874.418533
mail:direzioneartistica@teatrodelloto.it – info@teatrodelloto.it
www.teatrodelloto.it