L’ospedale Caracciolo di Agnone riceve il riconoscimento di Presidio di Area Disagiata.

Con l’approvazione, nei giorni scorsi da parte della Conferenza Stato- Regioni, del Programma Operativo Straordinario 2015-18 afferente la Sanità, l’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone ha avuto il definitivo riconoscimento di Presidio di Area Disagiata. In tale contesto, l’onestà intellettuale esige che un plauso vada al Presidente-Commissario, Paolo di Laura Frattura, e alla Dirigenza del Dipartimento Salute del Molise che, dopo dieci anni di meline, rimpalli e chiacchiere senza costrutto, sono riusciti a presentare un Programma Operativo Straordinario che ha avuto la definitiva approvazione degli Organici tecnici ministeriali, e che permetterà – finalmente – di riorganizzare il Servizio Sanitario regionale anche con nuove assunzioni.
E’ altrettanto doveroso evidenziare – e lo facciamo con questo Comunicato – che il confermato riconoscimento del Caracciolo quale Presidio Sanitario di Area Disagiata è forse il più significativo fra i tanti risultati raggiunti dall’ amministrazione Carosella e dagli esponenti di Nuovo Sogno Agnonese. Un risultato frutto di un impegno deciso, sistematico, e che non sarebbe stato ottenuto senza :
a) il coinvolgimento del territorio attraverso il Documento di sostegno sottoscritto da ventidue Sindaci dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese;
b) il coinvolgimento del Consiglio regionale dell’Abruzzo, che ha votato una specifica Risoluzione;
c) l’interrogazione parlamentare presentata al Ministro della Salute;
d) gli incontri con il Vice Ministro Vito De Filippo, a Roma come ad Agnone.
Un’azione così consapevole e determinata smentisce clamorosamente le affermazioni di chi, come Michele Iorio, per celebrare il nuovo Esecutivo, in una nota apparsa l’11 giugno sulla stampa locale, sosteneva che ” l’amministrazione uscente ha subìto supinamente la politica del governo regionale, non avendo mai avuto il coraggio di alzare la voce per difendere i propri abitanti”. I fatti dicono l’esatto contrario. La verità è che l’amministrazione Carosella ha buttato il sangue a difesa del proprio paese e del proprio territorio con un’attività politica che, per motivi ancora in larga parte inspiegabili, non ha trovato il meritato riconoscimento in sede elettorale.
Adesso dovrà ripartire la complessa fase di riorganizzazione dei servizi all’interno del San Francesco Caracciolo. Nonostante l’amarezza che non nascondiamo, noi del gruppo di Nuovo Sogno Agnonese – afferma Maurizio Cacciavillani – continueremo a essere, come sempre, in prima fila per sostenere le ragioni, le esigenze e i diritti delle popolazioni delle Aree interne di montagna.

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