Voluto fortemente dall’Università degli Studi del Molise, dal Cus e dal Ce.R.MI. (Centro di Ricerca e Formazione in Medicina dell’Invecchiamento) verrà presentato alla popolazione del centro fortorino. L’appuntamento è per lunedì 03 ottobre alle ore 17 nella sala conferenze (ex convento dei cappuccini). Nella circostanza a presentare l’importante progetto saranno il professor Germano Guerra e il professor Alfonso Di Costanzo (direttore del Ce.R.M.I). che parlerà dello studio e della ricerca clinica dell’EPD. Stefano Moffa, infine, farà, insieme ai presenti (e a un gruppo di persone che fa parte del progetto e partirà da Campobasso) una dimostrazione pratica di quelli che saranno gli esercizi da svolgere in palestra per chi deciderà di aderire all’EPD. Un appuntamento che il sindaco di Riccia, Micaela Fanelli ha promosso tra la popolazione attraverso l’invio di sms. Il paese in provincia di Campobasso è il primo della regione, dopo Campobasso, ad aderire allo studio EPD. Lo studio, nato nel 2010, ha avuto un grandissimo successo nel capoluogo di regione (1200 arruolati) e al Cus, nell’anno sportivo 2015-16, sono stati ben 370 gli iscritti. L’obiettivo, ovviamente è quello di crescere ulteriormente nei numeri tanto che sono stati già allacciati dei contatti con altri comuni del Molise nei quali poter presentare il progetto EPD.
Cos’è lo Studio EPD – Lo studio è una ricerca clinica che ha lo scopo di verificare se l’esercizio fisico consente di prevenire o almeno ritardare l’insorgenza di demenza. Al progetto possono partecipare i soggetti con età superiore o uguale a 50 anni, senza demenza o patologie che controindicano l’attività fisica. Le persone eleggibili saranno sottoposte ad un esame obiettivo generale e neurologico, a valutazione di peso, altezza, circonferenza vita e pressione arteriosa, a prelievo di sangue per misurare alcuni parametri biochimici (glicemia, azotemia, creatininemia, colesterolemia totale, HDL ed LDL, trigliceridemia, transaminasi) e per la ricerca scientifica, a una serie di test per valutare le funzioni cognitive, l’umore e la qualità di vita, e a test per valutare la forma fisica. In poche parole, un controllo generale del soggetto per creare una cartella clinica vera e propria e per individuare eventuali controindicazioni all’attività fisica. Al termine delle valutazioni, i soggetti arruolati saranno sottoposti ad un programma personalizzato di esercizi fisici che verrà svolto sotto il controllo di personal trainer. Con frequenza circa annuale, i partecipanti saranno sottoposti agli stessi controlli effettuati all’inizio dello studio per valutare gli effetti dei programmi di esercizio. “Un altro importante obiettivo dello studio è quello di capire i meccanismi che sono alla base della demenza e in particolare della malattia di Alzheimer – spiega il professore Di Costanzo direttore del Ce.R.M.I. – e l’auspicio è quello di individuare, attraverso questo studio, nuove e più efficaci terapie per debellare queste devastanti patologie”.
Lo Studio EPD (Esercizio per la Prevenzione della Demenza) arriva a Riccia
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