Dopo la forte scossa di ieri pomeriggio, che ha portato gente in strada, nel centro sud e in Molise nell’area matesina, lo sciame sismico è continuato per tutta la notte, altre scosse di 3.1 e 2.7 gradi della scala richter si sono succedute . Una scossa di magnitudo 2.7 e’ stata registrata alle 7.30 nel distretto sismico Monti del Matese. Il terremoto e’ stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), con epicentro in prossimita’ dei comuni casertani di Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese e San Potito Sannitico e di quello beneventano di Cusano Mutri. Non si hanno al momento segnalazioni di danni a persone o cose.
Altre tre scosse di terremoto di magnitudo 2.9, 2.3 e 3.1 sono state registrate rispettivamente alle 00.34, 2.28 e 3.18 nel Matese, teatro da ieri di uno sciame sismico la cui scossa piu’ forte e’ stata avvertita alle 18,08, con magnitudo 4.9, tra le province di Caserta e Benevento, a una profondita’ di 10.5 Km.
Sono state più di 130 le repliche di magnitudo pari o superiore a 2 del terremoto avvenuto alle 18,08 di ieri nel Matese. ”Di queste, 96 sono avvenute nella giornata di ieri e 34 questa mattina, e sette sono state di magnitudo superiore a 3”- afferma il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Superiore di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). – Sia la scossa principale sia le repliche sono avvenute lungo una faglia che si estende per circa 10 chilometri da Nord-Ovest e Sud-Est, parallelamente all’Appennino. La faglia che si è rotta con la scossa principale potrebbe essere più piccola, con un’estensione di cinque o sei chilometri – osserva Amato – ed è normale che le repliche interessino una zona più ampia”.