Termoli va’ ripulita ! Qualsiasi Amministrazione comunale per essere giudicata “buona” deve garantire ai cittadini, in primis, i principali servizi, efficienti ed efficaci. Tra questi servizi ci sono: idrico e fognante, manutenzione e pulizia dell’aree pubbliche, raccolta e smaltimento dei rifiuti, la viabilità, trasporti,…
Servizi che per molti anni, e ancora oggi, sono prestati in regime di proroga. L’idrico e fognante, dalla CREA Srl, quello dei rifiuti dalla Teramo Ambiente S.p.A, e che solo da qualche mese c’è un nuovo contratto, e avrà inizio dal 1° dicembre p.v., dall’ATI, aggiudicataria della gara di appalto, costituita dalle società Rieco Sud e Smaltimenti Sud.
Non resta che incrociare le dita e auspicare che, dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato rigetta il ricorso, che la Teramo Ambiente, certamente, presenterà chiedendo l’annullamento dell’aggiudicazione di gara alla citata ATI. In caso contrario, i Termolesi si troveranno a risarcire, per mancato utile, la Teramo Ambiente. Risarcimento da quantificare sulla base dell’importo di gara(circa 35 milioni di euro), non potendo la Teramo Ambiente eseguire il servizio, essendo stato già stipulato il nuovo contratto.
Maggiore preoccupazione riveste il servizio idrico integrato, essendo ancora oggi il Comune alla ricerca del sostituto della CREA Srl, che da tempo, e tassativamente, ha dichiarato di non voler proseguire il servizio idrico integrato oltre la fine del corrente anno 2018.
E’ da anni, ancora oggi, che cittadini e organi di stampa, denunciano gravi disservizi nello spazzamento delle aree pubbliche, la raccolta e smaltimento dei rifiuti, nonché il perenne problema ancora irrisolto della depurazione delle acque reflue, soprattutto l’inefficienza dell’impianto di depurazione del Porto, che con odori nauseabondi continua ad ammorbare non solo il Borgo Vecchio, ma anche le aree limitrofe.
Tra gli effetti negativi prodotti da queste criticità, di certo vi è la perdita, dopo quindici anni, del prestigioso vessillo:”Bandiera Blu”, con tutte le conseguenze nefaste per l’immagine di Termoli, e le attività turistiche e produttive.
Non serve attendere più, come all’epoca annunciato dall’Amministrazione comunale, le motivazioni di questa “iattura”, sapendo che, tra i tanti parametri, maggior punteggio per aggiudicarsi il vessillo, è il valore di raccolta differenziata dei rifiuti, nelle Città che aspirano a questo obiettivo.
Ciò lo conferma anche l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), che in questi giorni ha pubblicato i dati ufficiali sulla produzione dei rifiuti urbani, per il periodo 2010-2016.
Risulta che Termoli per la raccolta differenziata presenta negli anni una decrescita continua, passando dal 52,4% del 2010 al 37,7% dell’anno 2016: una diminuzione del 14,7%, allontanandosi di molto e sempre più, dalla media nazionale, ma soprattutto dalla soglia minima del 65% imposta dal Testo Unico dell’Ambiente.
Questo “inglorioso” risultato è frutto, di un inadeguato sistema di controllo del rispetto delle regole da parte di tutti: cittadini, aziende, ancor più verso la Teramo Ambiente che ha beneficiato della titolarità del servizio per circa dieci anni, grazie alle numerose proroghe concesse dall’Amministrazione Sbrocca, non avendo indetto la nuova gara di appalto a scadenza di contratto avvenuta.
L’auspicio è che il nuovo servizio, che a giorni inizierà, possa cambiare l’attuale “andazzo”, avere una migliore raccolta differenziata, nonché un servizio efficiente di spazzamento delle strade e aree pubbliche, riportando Termoli ad essere vivibile.
Restano comunque poche le speranze di riconquistare sin dal 2019 la “Bandiera Blu” in quanto anche per il 2017 e 2018 la raccolta differenziata è all’incirca pari, se non inferiore, al 37,7% del 2016.
Alla nostra amata Termoli va’ ridato decoro, e và “ripulita”, in vari aspetti. Tocca, molto presto,ai Termolesi mostrare: voglia, capacità e coraggio!
Nicola Felice