Liberaluna Onlus/ Le Regioni al fianco dei Centri Antiviolenza per fronteggiare la violenza nell’emergenza

Ne periodo dell’emergenza le misure di contenimento impongono intense convivenze e un
isolamento familiare senza precedenti. Così, mentre i rapporti familiari più idilliaci si incrinano,
quelli malati esplodono nella loro brutalità con il favore del buio e del silenzio di una società
fantasma.
Per la donna vittima di violenza rimanere a casa vuol dire vivere nella paura, a stretto contatto con il maltrattante, nella consapevolezza che il suo grido di aiuto rimarrà sospeso e vibrante
nell’atmosfera gelida delle città chiuse nel proprio dolore.


L’emergenza Coronavirus ha visto aprirsi un diverso bruttissimo capitolo di una violenza dove il
tema Covid è divenuto il nuovo “ raptus di gelosia”, come denominato già da qualcuno. Si pensi, ad esempio, al caso della studentessa in Medicina di Messina, Lorena Quaranta, uccisa dal proprio compagno che ha affermato:”L’ho uccisa perché mi aveva contagiato il virus”( cosa rivelatasi falsa).
In un momento storico in cui tutto rallenta, anche la macchina giudiziaria non riesce a dare al
c.detto “ codice Rosso” le opportune risposte, i Centri Antiviolenza non si fermano, né rallentano, anzi accellerano adeguandosi alle nuove esigenze sociali e sanitarie, nel rispetto delle regole e dei diritti umani.


In particolare nel Molise il Centro Antiviolenza Liberaluna si è riorganizzato con un proprio
progetto di digitalizzazione per garantire , anche a distanza, tutti i servizi di ascolto, sostegno,
formazione , consulenza legale e supporto psicologico alle donne vittima di violenza.
Ma i costi aumentano e gli interventi dei centri necessitano di validi sostegni economici.
Non è rimasta indifferente all’operato dei Centri Antiviolenza il Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti la quale ha firmato il 2 aprile 2020 un decreto per l’erogazione alle
Regioni , con iter straordinario ,di 30milioni di euro a sostegno delle Case Rifugio e dei Centri Antiviolenza.

In particolare lo scorso 4 dicembre è stato firmato il decreto del presidente del
Consiglio di concerto con il ministro per le Pari Opportunità , pubblicato in GU n.24/2020 del 30
gennaio 2020,che prevedeva l’erogazione dei fondi previa presentazione da parte delle Regioni
delle rispettive programmazioni e rendiconti. Orbene il 2 aprile 2020 il Ministro , con ulteriore
decreto, ha deciso l’erogazione immediata dei fondi, esonerando le Regioni dal presentare la
prevista programmazione.

Il Ministro Elena Bonetti, in diverse dichiarazioni ha espressamente elogiato l’operato dei Centri e delle Case rifugio che, pur in pieno rischio sanitario, rispondono con solerzia ed efficienza alle richieste delle donne violentate e dei loro bambini. Il Ministro ha affermato che si adopererà per monitorare e sollecitare le Regioni affinché distribuiscano immediatamente ed in maniera equa i fondi ai Centri , tramite Prefetti o Sindaci. Il riparto delle risorse è calcolato proporzionalmente al numero degli abitanti ed al numero dei centri antiviolenza.


Gli interventi da porre in atto grazie ai finanziamenti dovranno tendere al rafforzamento dei servizi attraverso azioni di prevenzione, sostegno abitativo e psicologico, reinserimento lavorativo e più in generale affiancamento nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Si auspica, quindi, che anche la Regione Molise sia solerte nella distribuzione delle risorse , dando
così ai Centri quella forza economica necessaria a fronteggiare l’attuale grave emergenza e dare ancor più fiducia e speranza a quelle donne che subiscono la violenza nella violenza.
Avv. Maria Calabrese

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