Prosegue il botta e risposta all’interno del Partito Democratico molisano. Solo nella giornata di oggi, dopo la conferenza stampa del Segretario Micaela Fanelli e la risposta del Capogruppo in Consiglio Regionale Francesco Totaro, l’onorevole Leva tira un altro colpo al Governatore.
“Dopo aver dimostrato di non aver avuto coraggio nel chiedere la deroga ai parametri del “Regolamento Balduzzi” e affrontare, quindi, il Governo con la schiena dritta e a testa alta, dimostra quantomeno di avere un’anima, perché le parole che scrivi sono fredde, come fredda è la tua idea di garanzia del diritto alla salute. Garantire il diritto alla salute in Molise significa assicurare ad un ottantenne che vive in paesino sperduto di provincia di avere lo stesso diritto di un cittadino romano. Per fare questo non puoi continuare a dire che declassare l’Ospedale di Campobasso da DEA di II livello a DEA di I livello e gli Ospedali di Isernia e Termoli da DEA di I livello ad ospedali di base è praticamente la stessa cosa rispetto alla situazione attuale. Non è così, perché nel declassamento da DEA di II livello a DEA di I livello si andrebbero certamente a perdere : cardiochirurgia, neurochirurgia, terapia intensiva neonatale, chirurgia vascolare e chirurgia toracia; mentre, nel declassamento da DEA di I livello a ospedale di base si perderebbero: medicina generale, chirurgia generale, ortopedia, unità di terapia intensiva cardiologica, laboratorio diagnostica per immagini.
Tutto questo significherebbe rinunciare ad avere un sistema sanitario pubblico di eccellenza che una volta svuotato non farà altro che rafforzare i privati: questa è l’amara realtà, ma evidentemente questa resta la tua idea di sanità. Non è la nostra e ribadisco che c’è tutta la possibilità, oggi, di percorrere la strada di costruire un’ Azienda Ospedaliera Universitaria, che non comporta costi aggiuntivi per la nostra Regione, ma consente di salvare la sanità pubblica in Molise. Visto che conosci molto bene il “Regolamento Balduzzi” sai che tra qualche ora sarà tardi anche per questa possibilità.
Al segretario regionale, invece, mi limito a far notare che tenere un assemblea regionale o addirittura gli stati generali della sanità quando tutto è stato già deciso è del tutto inutile se non ridicolo, anche perché in un partito ci si dovrebbe riunire per discutere ed indicare una linea a coloro che siedono nelle istituzioni e non per ratificare decisioni prese in altri luoghi e in altre stanze.”