Legge Editoria, Consiglieri Di Tota e Petta a Lupo: “Fuori luogo le dichiarazioni a nome di tutta la categoria”

Ancora una volta, per l’ennesima volta, il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Molise prende posizione a nome dell’intera categoria su una questione delicata, dibattuta e controversa qual è la legge regionale a sostegno dell’Editoria.

Antonio Lupo non è nuovo a questo atteggiamento, diciamo così, da leader di partito. E’ vero che il presidente dell’Ordine dei giornalisti ha una carica che gli consente un ruolo di rappresentanza, anche nelle dichiarazioni su argomenti di interesse generale. Ma è altrettanto evidente che esprimere un parere positivo, o negativo che sia, su una legge così controversa, criticata e contestata da più parti, appare un esercizio quanto mai difficile se svolto a nome di tutta una categoria.

Peraltro, è opportuno sottolineare che l’Associazione della Stampa del Molise, nel prendere posizione sulla stessa legge, di recente votata e approvata dal Consiglio regionale, lo ha fatto solo dopo aver riunito il consiglio direttivo. Tanto che il comunicato emesso dal sindacato dei giornalisti è firmato, all’unanimità, dai componenti di questo organismo e non dal sindacato a nome di tutti gli iscritti.

Fatta questa doverosa precisazione, in qualità di consiglieri regionali dell’Ordine dei giornalisti del Molise, ci dissociamo totalmente dal giudizio espresso nel comunicato diramato il 22 maggio, considerato che nessun organismo dell’Ordine ha discusso il testo finale arrivato nell’aula del Consiglio regionale e, dunque, la valutazione che ne consegue va attribuita alla sola figura del presidente.

 

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