La legge di stabilità colpirà anche le masse molisane se non fermata con una grande mobilitazione. Essa mira a due obiettivi combinati tra loro: ottenere il plauso di Confindustria e lustrare le ambizioni elettorali di Renzi.
Come ?
Il taglio delle tasse su ville e castelli, la riduzione del prelievo fiscale sui profitti, l’incoraggiamento all’evasione fiscale a favore di albergatori e gioiellieri, mirano a conquistare l’elettorato berlusconiano grazie all’applicazione delle politiche di Berlusconi.
Il conto lo pagano i lavoratori, anche nel Molise: con i tagli previsti per la sanità pubblica, a danno dei malati e a vantaggio dei privati, con il mantenimento dell’odiosa legge Fornero sulle pensioni, con il blocco totale dei contratti dei lavoratori pubblici, per i quali si riservano 5 euro a testa.
Ora basta. Al fronte comune tra padronato e governo, va contrapposto uno sciopero generale vero e di massa.
Dopo la serrata contrattuale di Confindustria, i regali agli evasori fiscali, il blocco dei contratti pubblici, cos’altro deve accadere perché la CGIL promuova lo sciopero generale?
P.C.L. MOLISE