La Legge 107/2015 denominata la “Buona Scuola”, contiene alcune ragioni che attengono all’affermazione del ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, al fine di innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti, garantendo il diritto allo studio e le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini. Questo attraverso un Piano triennale dell’offerta formativa che individua il fabbisogno di posti dell’organico dell’autonomia, in relazione all’offerta formativa che si intende realizzare. Per l’Anno Scolastico 2017/2018, il Ministero ha annunciato tagli nella scuola pari a circa 42 mila posti, determinando un evidente peggioramento della qualità della didattica e della funzionalità dei servizi. Tra questi, in base alle tabelle ministeriali, per l’Anno 2017/2018, su un organico di diverse decine di migliaia di cattedre in deroga sul sostegno, ovvero di quei docenti specializzati per le attività didattiche, rivolte agli alunni portatori di handicap, ne verranno stabilizzati soltanto 3 mila a fronte dei 15 mila presenti nell’Anno Scolastico 2016/2017. Un problema per gli alunni disabili anche del Molise che non vedranno garantita la presenza di un insegnante specializzato di ruolo. Ma anche per tutti quei docenti che si vedranno assegnare il proprio posto di lavoro in sedi molto distanti dal Molise, scelta che determinerà, come lo è stato per gli anni addietro, oggettive difficoltà, economiche e sociali a cui questi sono costretti. Un invito a che tutto ciò non avvenga, è stato lanciato da molti Governatori delle Regioni del Sud Italia per intervenire nei confronti del Ministero, affinché i tagli annunciati non siano confermati, così da garantire e mantenere inalterati, i modelli organizzativi e di orari, attualmente esistenti. In una mia specifica richiesta a riguardo, poiché è opportuno che sulla questione, lo stesso Ministero dell’Istruzione assuma un atteggiamento tale da non determinare situazioni di forte disuguaglianza di trattamento, ho chiesto se non fosse giusto, un intervento anche della Regione Molise, affinché per quanto riguarda la situazione dei tagli agli organici paventati dal MIUR anche nelle scuole del Molise, essi non abbiano a modificare rispetto alla situazione rintracciabile dell’anno scolastico 2016/2017. Anzi, di adoperarsi a che i posti in deroga sul sostegno, già autorizzati nella nostra Regione, vengano trasformati in posti stabili e di diritto, oltre a ridurre i disagi per le scuole e per i docenti, le cui assegnazioni provvisorie di cattedre, vanno garantite a chi non sarà rientrato nella propria provincia di residenza attraverso la mobilità. L’interessamento della Regione Molise c’è stato, e la risposta alle mie sollecitazioni è quella che riporto fedelmente nel documento allegato.
Massimiliano Scarabeo