Legambiente Molise ribadisce la propria contrarietà alla ratifica dell’accordo commerciale tra Unione Europea e Canada denominato Ceta. Nel corso di una iniziativa pubblica tenutasi lunedì scorso presso il Consiglio Regionale sono state ribadite le ragioni di tale opposizione: dalla mancanza di trasparenza delle trattative condotte tra funzionari della Ue e canadesi, alla abolizione di dazi su grano canadese e carni (50mila tonnellate di manzo, 75mila di maiale, 3mila di bisonte!), alla introduzione della clausola isds per cui l’azienda estera che si ritenga danneggiata da una norma statale può chiedere un risarcimento ad un collegio arbitrale, senza ricorrere alla giustizia ordinaria; in cambio vengono aboliti i dazi sui prodotti agricoli europei, anche di qualità, ma solo per 41 dop/igp sui 288 registrati.
In pratica, un compromesso al ribasso, che finirà per danneggiare i produttori agricoli europei, e in particolare delle regioni meno sviluppate, quali il Molise, i consumatori, i lavoratori e l’ambiente, a causa delle emissioni climalteranti dovute ai trasporti di derrate di dubbia qualità per migliaia di km, alla faccia della filiera corta e del km zero. Per non parlare dell’uso del glifosato, l’erbicida più venduto al mondo, che in Canada viene utilizzato per far maturare artificialmente il grano duro e in Europa dall’agosto 2016 è sotto il principio di precauzione per sospetta cancerogenicità. Che senso ha quindi vietare o limitare in Italia e in Europa l’uso del glifosato nelle coltivazioni se poi favoriamo l’import di prodotti che lo contengono?!
Legambiente Molise chiede al governatore Frattura e all’assessore Facciolla di esprimersi contro tale trattato, come hanno fatto le regioni Puglia, Veneto e Lazio e numerose amministrazioni provinciali e comunali, entro la data del 25 luglio, in cui il parlamento sarà chiamato a pronunciarsi sulla ratifica dell’accordo.