In seguito al passaggio della Goletta Verde l’associazione ambientalista si vede costretta a richiamare l’attenzione delle competenti autorità, sulle iniziative di politiche preventive per contrastare le negatività riscontrate.
A quasi un anno dall’incontro organizzato a Macchia Valfortore in cui, i Governatori Frattura ed Emiliano si incontrarono per discutere della tutela e della valorizzazione dell’invaso di Occhito, non si hanno ancora notizie della delibera di adesione da parte della Regione Molise alla “Carta Nazionale dei Contratti di Fiume”, lo strumento volontario di programmazione strategica e negoziata, volto alla tutela e corretta gestione delle risorse idriche e della valorizzazione dei territori fluviali. Anche se la legge 4/2017 ha individuato i CdF come strumento di programmazione dal basso senza l’adesione al tavolo nazionale non sarà possibile, ad esempio, utilizzare il Contratto di Lago e di Fiume quale modalità per permettere lo sviluppo dell’area di Occhito. L’adesione alla carta nazionale dei contratti di fiume attraverso una delibera di giunta (che la nostra associazione chiede da molto tempo ormai, n.d.r,) permetterebbe di avviare una seria politica di gestione dei corsi fluviali molisani, tramite uno strumento che comporti riqualificazione partecipata dei bacini idrografici, integralmente intesi, andando, anche e soprattutto, ad incidere sul controllo degli scarichi non depurati, male che attanaglia le foci dei fiumi molisani, come abbiamo ancora una volta evidenziato in occasione del passaggio della Goletta Verde.
Torniamo a chiedere alla Regione Molise, ed in primis all’assessore Nagni, di deliberare a favore dell’adesione alla carta nazionale dei contratti di fiume per non ritrovarci la prossima estate a parlare nuovamente di cariche batteriche elevate per i fiumi molisani