Nella splendida cornice offerta da Piazza Nerazio Prisco, il 5 luglio a sera, si è tenuto l’evento “Le Spose di Ieri”, sfilata di abiti da sposa organizzata dalla Proloco di Sepino. Sul red carpet allestito per l’occasione, hanno sfilato oltre ottanta capi nuziali, indossati da cinquanta modelle, tutte sepinesi, che hanno mostrato, con ironia a classe, al folto pubblico presente l’evoluzione della moda dai primissimi del ‘900 a oggi, in un settore che, per fortuna, non conosce mai crisi.
La vera chicca, della serata, però, è stata rappresentata da un abito del 1870, gentilmente concesso dalla famiglia Meoli (e, in particolare, dalla Signora Simonetta Valente), appartenuto a Giovannina, sposa si Santa Croce Del Sannio, giunta a Sepino in carrozza per unirsi in matrimonio, nella locale Chiesa Madre di Santa Cristina, a Francesco Tiberio. L’abito in questione, cucito da una sarta di Santa Croce, in origine era color bois de rose (rosa antico. Con il passare del tempo, ha assunto una tonalità più scura, vicina al bronzo. La gonna è decorata con un nastro mille
righe verde scuro e con il fiocco. Della stessa tinta è il merletto a uncinetto che rifinisce il tutto. I bottoncini applicati sulla parte anteriore sono di ottone. Inutile dire che l’abito è realizzato a mano in ogni suo dettaglio.
Stupore tra i presenti, alla vista di un capo che costituisce, certo, un patrimonio culturale di grande valore e che, finora, in molti avevano potuto ammirare solo sullo schermo televisivo, tra i frames di qualche pellicola in costume. Fuochi d’artificio, dunque, per la nuova Proloco sepinese, promotrice di un estate davvero pirotecnica.
“Le Spose di Ieri”, sfila a Sepino un abito nunziale del 1870
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