Per quanto riguarda la scelta sulla strada della verità e delle informazioni costanti intraprese dalla politica è bene precisare, a onor del vero, che è stata “ la strada della verità e delle informazioni delle loro scelte” che noi abbiamo sempre contestato con diversi presidi e con molte riunioni con tutti i capigruppo al consiglio regionale già da ottobre.
Tutte le iniziative che abbiamo intrapreso in quel periodo avevano lo scopo di far avviare le semine autunnali, pena la fermata di una intera filiera. In risposta alle nostre sollecitazioni abbiamo sempre avuto le dichiarazioni di fare una minicampagna per conservare le quote zucchero e mettere in sicurezza i lavoratori, scelta mai condivisa da noi. Per la perdita di esercizio di 7/8 milioni di euro che si sarebbero avute per fare una campagna intera, messe in evidenza per acquisire solamente gli applausi di qualcuno, vanno evidenziate per onestà anche le spese per tenere la fabbrica ferma così da poter fare un confronto che sicuramente può portare alla riflessione complessiva. Se le parti sociali non sono state prese in considerazione allora sei mesi di andata e ritorno al Ministero che cosa hanno prodotto ? Con chi sono stati concordati e sottoscritti gli accordi da ottobre ? Che fine ha fatto il famoso Piano B e con chi è stata organizzata e pianificata la micro campagna ? Forse per conservare le quote si sono dimenticati di seminare e pianificarla. Dopo la palese inversione ad U del Piano B del 30 Marzo con quali risorse si pensa di fare la micro campagna se l’Amministratore Delegato Dott. Cianciosi non può muovere un centesimo ? La Srl senza produrre accumula passivi per 400mila euro al mese e ci vorranno oltre 4,5 milioni di euro per fare la cosiddetta micro campagna. Nel frattempo ci sono 79 dipendenti che per fortuna ancora oggi percepiscono la CIGO con un costo totale da novembre ad ora di 500mila euro, che avrebbero voluto continuare a lavorare e produrre, a differenza di aspettare e fare le larve della società. La Regione,quindi, non poteva fare la vera campagna per rimetterci 7 o 8 milioni di euro ma nel frattempo sono stati e si continuano a produrre comunque passivi ricorrendo anche alla CIGO per i dipendenti. Ma questi sono soldi del presidente degli Stati Uniti o dei nostri contribuenti Molisani? I debiti pregressi chi li garantisce ? Forse il fallimento ? La politica si doveva chiedere quanto costava tenere la fabbrica ferma e tutti i dipendenti abbandonati. Incoscienti i vertici regionali nel far andare via l’ AU della Spa senza rinnovarlo. Mai come ora è indispensabile per la trattativa fra Srl e Spa onde evitare il licenziamento dei 79 dipendenti. Quali garanzie poteva dare la Regione ai lavoratori e alla filiera dopo che ha abbandonato al loro destino i bieticoltori senza saldare le loro spettanze, i lavoratori stabili in cassa integrazione, gli avventizi al macero e gli stagionali al libro dei ricordi. In tutto questo contesto tutti sono stati lasciati al loro destino e la politica continua a riscuotere super stipendi anche quando non produce e fa errori. Dopo due mesi di cassa si doveva rientrare al lavoro, il primo di febbraio dovevano rientrare tutti. Oggi è 19 aprile ed è tutto in alto mare mentre la gente non sa come portare ristoro alla famiglia. A pancia piena si fa fatica a capire chi è a digiuno. Mentre i sindacati e operai sono rimasti da soli la politica continua a buttare benzina in un pagliaio vuoto. La rimanente politica, invece, è attaccata alla poltrona senza esprimere alcun giudizio. Da Questo momento in poi la Rsu non risponderà più a chiacchiericci pre elettorali o ai venditori di fumo, ma si concentrerà nella salvaguardia dei posti di lavoro e dell’intera filiera, laddove è ancora possibile fare, visto il periodo e le condizioni che ci impongono scelte già decise da altri. Tutto il resto è aria fritta.