Le Iene mi accusano? Facciolla: vi dimostro la legalità delle mie azioni

Convocata la stampa molisana, questa mattina il Vice Presidente della Giunta Vittorino Facciolla, accompagnato dalla Segretaria del PD Fanelli, dal Presidente Frattura e dall’Assessore Veneziale , che si sono tenuti però a debita distanza, ha respinto le accuse mosse dalla redazione de Le Iene, in merito a somme percepite per la ricostruzione post sisma. Il Vice Presidente Facciolla, apre l’incontro con una premessa, il risultato della faccenda di ipotesi truffa “Portaborse”, anche questa da un servizio de Le Iene, con una sentenza di piena assoluzione, del 28 febbraio 2017, in quanto il fatto non sussiste. Questo a dimostrazione del lavoro di indagine fatto giustizia e della chiusura del caso con assoluzione” La piena assoluzione di questa vicenda, non darà ne a me, ne al “famoso” Vincenzo la riabilitazione dopo il pubblico ludibrio che abbiamo dovuto subire. Ho fatto questa premessa per dire che anche questa volta ho presentato querela, ed ho chiesto alla Magistratura di essere ascoltato, dopo aver fornito tutti i documenti del caso. Stessi documenti che ho inviato alle Iene, e che in qualche modo sono stati “travisati”, stessi documenti che ho inviati al giornalista Tundo de Il fatto Quotidiano, che ha deciso, dopo averli studiati, che non c’era alcun caso da montare. Si capirà chi ha indotto, partecipato al caso e si finirà in Tribunale. Ora io posso immaginare chi siano i mandanti di un tale processo mediatico, ma non sta a me accertarlo, verrà fatta giustizia anche questa volta. Però permettetemelo, vorrei capire perchè si da tanto credito alle accuse dell’avvocato Campopiano, in quanto in tutte le tra sentenza del TAR, in materia di ricostruzione, non figura come avvocato difensore di nessuno, ma è il primo dei non eletti alle regionali, forse forse visto che siamo ad un anno dalle prossime elezioni …. Queste sono tesi calunniose, che non mi riguardano”.

Il Vice residente Facciolla lascia poi spazio alle domande dei giornalisti, e con calma, replica, munito di documenti a sua difesa. ” Le accuse mosse non sono veritiere in quanto: per quanto riguarda San Martino in Pensilis, tutti i cittadini che ne hanno fatto richiesta sono stati ammessi ai Peu, l’immobile in questione, tre vani e non tre case sottolinea Facciolla, fanno parte di un Peu che ha atteso come gli altri 15 anni. La ricostruzione del mio Peu versa nelle condizioni degli ultimi Peu del Comune di San Martino. Non c’è stata nessuna spinta, nessun favoritismo, io all’epoca non ero nemmeno sindaco di San Martino. La tanto decantata sanatoria è un diritto di legge, e i soldi del Peu sono legati al bene, non alla persona, e vengono elargiti alla ditta appaltatrice dei lavori e non alla persona. In quanto al mio paese, sono stato trattato come tutti i cittadini. Non posso rispondere a cittadini di altri comuni, che mi sono stati messi a confronto, in quanto le richieste di Peu sono di pertinenza delle amministrazioni comunali. Ciò che viene affermato dall’avvocato Campopiano e ripreso dalla Iene non è veritiero, in quanto si fa riferimento a due sentenze la 320 e la 465 del tar, in cui si afferma che i Peu di classe A hanno diritto alla ricostruzione, come nel mio caso, ma ribadisco non ho fatto io le rilevazioni, non ho inciso nelle valutazioni, tanto meno  con le sentenze del Tar, e anche di questi documenti erano a conoscenza le Iene, perchè non è stata detta la verità? “.

Allora lecita la domanda dei giornalisti: ” scusi lei è Vice Presidente di una regione in cui i lavori del post terremoto sono ancora in fase di attuazione, non è motivo di imbarazzo per lei, vedere tanta gente ancora fuori dalle proprie abitazioni?“. ” Questo è un dato di fatto, ricordo che sono due gli emendamenti, uno che classifica i Peu di serie A e serie B, ed una delibera la 608 del 2012 , della Giunta Iorio, che determinava il fabbisogno in base alle schede che venivano inviate dai Comuni, cioè  che inserivano i Peu. Le determinazione della classificazione dei Peu, come tutti sanno, venivano fatte da organi esterni. Oggi il lavoro che viene fatto dalla Protezione Civile è proprio quella di capire cosa sia successo negli anni, quali richieste sono state effettivamente riconosciute ed inviate dai comuni“.   MDL

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