L’avvocato risponde/ Avviso microricettività, occhio ai casi di revoca

Inizia oggi una collaborazione tra il Gruppo Terminus e l’avvocato Lorenza Cuccaro, finalizzata a fornire un ulteriore servizio ai nostri lettori. L’avvocato tratterà temi importanti e di stretta attualità e risponderà ai brevi quesiti che verranno eventualmente posti. I lettori potranno porre domande o sottoporre alla sua attenzione questioni di rilevanza pubblica inviando mail a: serviziterminus@libero.it

La finalità dell’AVVISO pubblico adottato nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Regione Molise, adottato nell’area Turismo Cultura e valorizzazione delle Risorse Naturali, è volto a promuovere lo sviluppo sostenibile in Regione attraverso il finanziamento di progetti volti al potenziamento, miglioramento e riqualificazione dell’offerta turistico-ricettiva afferente al “sistema albergo diffuso” ed alla micro-ricettività gestita sotto forma d’impresa.

Appare, pertanto, quantomai fondamentale conoscere i casi di revoca dell’agevolazione (analiticamente descritti nell’Avviso) così da consentire una scelta consapevole da parte dei soggetti potenzialmente destinatari del beneficio che, loro malgrado, potrebbero incorrere in un provvedimento di revoca, cioè in un provvedimento amministrativo che priva di efficacia durevole un altro precedente provvedimento (nel nostro caso rappresentato dalla concessione dell’agevolazione richiesta), e che ha alla base sopravvenuti motivi di pubblico interesse, oppure un mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento revocato.

I casi più rilevanti di revoca contemplati dall’Avviso sono:

– la mancata costituzione della nuova impresa (a tal proposito, giova precisare che possono beneficiare delle agevolazioni anche coloro che intendono costituire una nuova impresa, non solo coloro che esercitano un’impresa già costituita), entro il termine di 60 giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissione alle agevolazioni;

– la mancanza dei requisiti di ammissibilità di cui all’art.4 dell’Avviso – che devono essere dimostrati alla data di presentazione della domanda o, comunque, entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissione- tra cui spicca l’impegno a non effettuare una “delocalizzazione” (cioè il trasferimento della sede dell’attività) nei cinque anni successivi al completamento del programma di investimento;

– successive modifiche alle dichiarazioni rilasciate al momento della presentazione della domanda – dichiarazioni che riguardano, tra le altre, la tempistica di completamento e la localizzazione dell’investimento, il recupero e la valorizzazione di patrimonio già esistente, la tutela ambientale, alle quali vengono attribuiti punteggi diversificati- tali da alterare la graduatoria già formata;

– la mancata stipula del Disciplinare da parte del beneficiario entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di invito alla sottoscrizione da parte della Regione Molise;

– la mancata dimostrazione della corretta destinazione dei fondi (cioè l’utilizzazione dei fondi concessi nel rispetto di quanto previsto in seno al programma di investimento) entro 60 giorni dall’erogazione del saldo;

– l’esito negativo dei controlli documentali e/o della verifica in loco;

– le variazioni di spesa non preventivamente autorizzate che modificano in modo sostanziale l’idea progettuale.

Altre ipotesi di revoca delle agevolazioni sono contemplate dall’art.18 dell’Avviso e, tra queste, rilevano la mancata ultimazione del programma di investimento entro il termine di 36 mesi dalla comunicazione della concessione e la cessazione dell’attività d’impresa beneficiaria prima che siano trascorsi 5 anni successivi al completamento dell’investimento. All’adozione del provvedimento di revoca (che può essere anche parziale nel caso in cui i costi effettivamente sostenuti risultino inferiori rispetto a quelli concessi o nel caso di fruizione di un sostegno finanziario nazionale o comunitario per lo stesso programma di investimento), consegue l’obbligo per il beneficiario di restituzione dell’agevolazione maggiorata degli interessi legali decorrenti dalla data di erogazione del contributo fino all’effettivo rimborso.

L’importanza di tali informazioni è evidente, ed è altrettanto indubitabile che coloro che intendono proporre la domanda per accedere a tale o ad altre agevolazioni in corso, dovrebbero avvalersi della collaborazione di professionisti qualificati in grado di illustrare tutti gli aspetti rilevanti di un beneficio sicuramente volto a favorire lo sviluppo della nostra Regione.

Avv. Lorenza Cuccaro

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